Considerazioni sparse post Lazio-Bologna (3-0)
Una Lazio solida si conferma contro un Bologna insipido.
- Il riscatto cercato. Trovato. Dopo la partita di andata persa malamente al Dall’Ara e dopo soprattutto la sconfitta di Coppa Italia a Milano contro il Milan, la Lazio di Sarri vince e convince. Reazione che chi era allo stadio aspettava. Soprattutto in vista di Oporto;
- Il Bologna parte bene ma senza impensierire quasi mai la retroguardia biancoceleste. Nemmeno la Lazio, in verità, offre grattacapi a Skorupski. Dal nulla però, massima punizione e uno a zero. I rossoblù accusano il colpo e non riescono a porre in essere nessuna reazione, permettendo all’undici sarriano di gestire il vantaggio;
- Girandola di cambi ma nulla muta. Anzi. Il Bologna si disunisce e la Lazio dilaga. Zaccagni e Luis Alberto dettano calcio sul prato Olimpico. Il Bologna si sgonfia come un soufflé a forno aperto e la partita diventa un allenamento;
- Sponda Lazio: Lazzari, Luis Alberto e Zaccagni giganteggiano. Immobile e Savic giocano da esseri umani, ma oggi bastava così. Il resto della squadra non ha da fare che il suo compito. Ah, quarta partita consecutiva senza prendere gol in campionato: considerando l’assenza di Acerbi questa è la miglior notizia per Sarri e il suo staff;
- Sponda Bologna: Arnautovic lotta ma non incide. Orsolini non dà nulla in fase offensiva. Male tutta la squadra. Sembra un’altra compagine rispetto a quella vista all’andata. Mihajilovic deve lavorare molto sulla testa dei suoi per riprendere a macinare punti.
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