Considerazioni sparse post Salernitana-Spezia (2-2)
Il bellissimo posticipo del lunedì termina 2-2. Protagonista assoluto Simone Verdi autore di una doppietta su punizione.
- Il manto erboso dell’Archi di Salerno oggi ospitava un quasi pallone d’oro. E no, stasera il fuoriclasse in campo sembrava non fosse il proprietario della maglia numero 7. Il protagonista assoluto della partita, infatti, questa volta ha il numero 10 sulle spalle e risponde al nome di Simone Verdi. Il nuovo acquisto granata è in una di quelle giornate in cui gli riesce tutto. I suoi due gol su punizione sono da cineteca: entrambe calciate con il destro ed entrambe finite sotto l’incrocio. La sua partita è impreziosita da tantissime giocate di qualità che per l’ennesima volta ci fanno esclamare: che giocatore sarebbe potuto essere Simone Verdi se... ? Chissà che Salerno non possa essere la piazza giusta per trovare continuità;
- L’hype attorno alla Salernitana oggi era altissimo. Eravamo tutti curiosi di capire se il lavoro di Sabatini fosse, per l’ennesima volta, di livello. E così è stato. A “battezzare” i nuovi ci ha pensato Verdi. Difficilmente abbiamo assistito ad un esordio migliore del suo. Poi Sepe, Radovanovic, Dragusin e Mazzocchi, oggi tutti molto positivi. Due note negative: Federico Fazio e Lys Mousset. Ma, se il primo alla lunga alla fine è uscito sfruttando l’esperienza evidentemente diversa rispetto agli altri 20 in campo (escludiamo per ovvie ragioni l’eterno Ribery), per il centravanti in prestito dallo Sheffield United la prestazione è disastrosa. Con l’ingresso di Djuric è tutta un’altra Salernitana;
- Grande curiosità c’era anche e soprattutto per gli esordi di due protagonisti di antiche serate da Champions League come Federico Fazio e Diego Perotti. Per il primo il ritorno al calcio non è stato esaltante. Apparso appesantito e spesso in ritardo, non è riuscito a garantire la solidità difensiva che vorrebbe Colantuono. Considerando la struttura fisica del giocatore, avremo bisogno di tempo per poter tornare ad apprezzare un difensore di livello. Discorso opposto per El Monito, apparso frizzante fin dal suo ingresso in campo. Una trequarti composta da Verdi, Perotti e Ribery è potenzialmente una delizia per gli occhi;
- Grandi meriti a Thiago Motta ed al suo Spezia. Non era semplice rimontare due volte una Salernitana vogliosa di ben figurare davanti al proprio pubblico ed al nuovo proprietario. Invece i ragazzi di Motta sono ripartiti con pazienza e tenacia alla conquista del pari, siglato per due volte dal dischetto grazie alle realizzazioni di Manaj e Verde. Nel secondo tempo la partita si è messa ulteriormente in salita e gli aquilotti, grazie ai cambi scientifici del loro allenatore, hanno saputo adattare le loro caratteristiche, provando a far male in contropiede. Dopo una lunga ricerca, Motta ha trovato i suoi uomini;
- La classifica adesso non sorride certo ai campani. Lo Spezia resta a +15, il quarto posto invece si allontana di ulteriori due lunghezze. Liguri, quindi, relativamente tranquilli con i loro 26 punti. Situazione diametralmente opposta, invece, per la Salernitana. Servirà tutta la classe dei nuovi arrivati per provare a conquistare una salvezza ad oggi improponibile.
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