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, 27 Gennaio 2022

Considerazioni sparse sull'arrivo di Robin Gosens all'Inter


L'esterno tedesco per costi, età e caratteristiche è probabilmente il miglior profilo che avrebbe potuto acquistare l'Inter.


- Il profilo. Robin Gosens è uno dei giocatori che più si avvicinano a ciò che sta offrendo da circa un anno, ad altissimo rendimento, Ivan Perisic sulla corsia sinistra. Evidentemente le richieste di Inzaghi, alla luce del mancato rinnovo del croato, si sono concentrate su un profilo che possedesse molte delle caratteristiche di Perisic: in caso contrario, se avesse desiderato un giocatore maggiormente qualitativo per consolidare il possesso in una zona di campo che già conta sulla qualità balistica di Calhanoglu e Bastoni, allora si sarebbe potuto virare su profili alla Angelino o Guerreiro. Robin Gosens è invece il perfetto sostituto di Perisic: ne ricalca molte qualità atletiche e dinamiche, è abile nei lunghi ripieghi difensivi, è resistente e capace di ricoprire ampie porzioni di campo. E ancora più di Perisic potrà essere un costante spauracchio per i terzini destri avversari data la sua propensione a trovare il gol, per una soluzione adottata già ora dall'Inter sul lato opposto, con Dumfries;

- L'età. Gosens arriva all'Inter a 27 anni: in questo modo, e con sei mesi di anticipo sulla tabella di marcia, l'Inter riesce ad assicurarsi il profilo che, quantomeno sulla carta, ricoprirà quel ruolo nei prossimi anni. Dopo una costante crescita nelle fila bergamasche, dopo un Europeo disputato - specialmente nella fase a gironi - a livelli pazzeschi tanto da aver costretto il tecnico Loew a cambiare modulo per premiare la sua propensione offensiva e la sua facilità di corsa, Gosens sembra totalmente pronto a rivestire i panni del titolare in un top club come l'Inter;

- Il costo. Il vero punto a favore della trattativa realizzata dai direttori nerazzurri riguarda il costo e il momento in cui Gosens giunge a Milano. Per via dell'infortunio che lo terrà lontano dai campi fino a fine febbraio e in virtù della scadenza del contratto con l'Atalanta nel 2023, l'Inter è riuscita a chiudere la trattativa con un esborso complessivo di circa 25 milioni. Sono pochi, per il valore mostrato dal giocatore, e soprattutto sono milioni spesi ora per anticipare la concorrenza: in estate, a un anno dalla scadenza del contratto, si sarebbero moltiplicate le pretendenti con più disponibilità economica (e già ora il Newcastle è stato molto vicino all'esterno tedesco), mentre così facendo l'Inter si è assicurata adesso il sostituto di Perisic permettendosi di concentrarsi nella prossima estate su altre necessità: l'inserimento di una figura di alto livello nel reparto offensivo e almeno un'alternativa a centrocampo. Ah, per chi dubita sulla tenuta fisica del tedesco: toccando ferro, quello di questa stagione è il primo "serio" infortunio in carriera di Gosens;

- L'Atalanta. In fin dei conti, anche per i Percassi quella di Gosens rappresenta una buona cessione. Al giocatore, anche per bocca della stessa proprietà, era stato promesso un passaggio in un club di livello superiore, e a un anno e mezzo dalla scadenza del contratto il club bergamasco si è garantito un buon introito economico. Inoltre, l'Atalanta è già ben nutrita di esterni: Maehle e Zappacosta sono due certezze, Hateboer sta pian piano recuperando la sua forma migliore e Pezzella sta migliorando di settimana in settimana. Nessuno di loro ha raggiunto ciò che ha saputo offrire Gosens in termini di numeri e solidità, ma già in questi mesi dove Gosens è stato infortunato Gasperini ha saputo rinunciare al tedesco senza vedere un netto calo di rendimento della propria squadra;

- Dumfries e Gosens. Di fatto, nel giro di sei mesi l'Inter ha acquistato i due profili a cui affidare le zone periferiche del campo per i prossimi anni. In questo senso, i due andranno a rivestire due profili simili: due giocatori meno tecnici di Perisic, meno abili nell'uno contro uno nello stretto (Inzaghi ha però migliorato tutti gli esterni con cui ha lavorato negli anni, figuriamoci se non potrà farlo con un giocatore di assoluto livello come Gosens) ma fisici, solidi ed estremamente atletici e dinamici. Due profili che possono essere utilizzati da un'Inter caratterizzata da un fluido gioco posizionale per scardinare le difese avversarie esternamente. Per il contesto che sta costruendo Inzaghi, entrambi potranno essere due ottime armi per ampliare le varietà con cui attaccherà l'Inter, essendo allo stesso tempo due giocatori solidi su cui poter contare in fase difensiva. Senza dimenticare i calci piazzati: Gosens si aggiunge a una batteria ben nutrita (Skriniar, Dzeko, Lautaro, De Vrij, Dumfries e fino a giugno lo stesso Perisic) di giocatori estremamente forti fisicamente.

  • 26 anni a base di fùtbol, racchette e capitali del mondo. Contro gli anglicismi inutili.

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