Considerazioni sparse post Salernitana-Lazio (0-3)
Partita emblematica e piena di spunti benchè sportivamente a senso unico.
- Se si pensa che questa partita, benché a senso unico sin dai primi minuti, non possa fornire spunti si è in errore. Due su tutti: l'assurda limitazione a 5000 posti valida per ogni partita e capienza e la non applicazione del nuovo protocollo covid in Serie A. Eh sì perché non parte con la giornata calcistica ma con quella del calendario. Risultato è che una squadra come la Salernitana si trova a giocare una partita in casa con quasi cinquemila presenze, una delle fonti di introito primarie, e con undici giocatori più vari primavera in panchina. Il calcio in tempi pandemici. Chest'è;
- Percentuale di possesso palla definibile bulgaro. Due gol nei primi 15 minuti di Immobile. 140esimo suo gol con la Lazio. Assist sublime di Savic. Soprattutto nessun gol al passivo. Gioco fluido e di prima. Si può sorridere ma non ridere. Perché il 2022 è appena iniziato con alcune incognite dovute al mercato. Si veda, infatti, che gli ultimi dieci minuti circa la coppia centrale è stata Vavro - Patric. L'urgenza di un intervento significativo è nei nomi;
- Senza nemmeno un tiro in porta nella prima frazione. Buona applicazione ma troppo sfilacciata. Fiaccata all'inizio della partita ma mai paga. Non si rilassa troppo evitando una probabile imbarcata. Colantuono, specie con la nuova proprietà e con l'arrivo di una mammasantissima qual è Sabatini, deve poter guardare a questo girone di ritorno con fiducia. La Salernitana può salvarsi. Anche perché ha due partite da recuperare;
- Benissimo Immobile, così come Savic (il migliore in campo). Luis Alberto preciso. Zaccagni non ruba l'occhio ma fa il suo. Cataldi ingenuo benché non colpevole. Lazzari carico e prontissimo. Per la Lazio è stata una ottima sgambata;
- Capitolo singoli lato Salernitana. Gondo punge. Bonazzoli ci prova. Bene i giovani entrati. Belec prende il possibile. Difesa incolpevole. Di Tacchio prova a incidere caratterialmente e tecnicamente.
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