Considerazioni sparse post Cagliari-Bologna (2-1)
Mazzarri pesca dalla manica l'asso Pereiro che rivolta il Bologna e regala tre punti di platino al Cagliari.
- Si dice che esistano le sliding doors nella vita di tutti noi. Ecco, stasera il Cagliari potrebbe aver aperto la porta verso la salvezza. Chiaro, il percorso è lungo e irto di ostacoli, ma la seconda rimonta filata dopo quella esterna di giovedì con la Samp potrebbe aver generato una spinta necessaria per la rincorsa alla permanenza in A. Un 2-1 rifilato al Bologna tra le mura amiche e giunto in extremis grazie alle gesta di Pereiro, eroe inconsueto e mossa della disperazione che si prende la copertina del "tuesday night" - assist e rete decisiva - per una serata da dedicare al popolo sardo;
- Nel primo tempo poche le grandi occasioni prodotte da ambo le squadre. Le due contendenti giocano a specchio (o quasi in un 3-5-2 che si frappone a un 3-4-2-1) e emergono tanti duelli uno contro uno, dominati dalla fisicità e meno dalla tecnica. Si può asserire che è il Cagliari a provarci maggiormente, vuoi perché mosso da una classifica preoccupante. L'asse destro con Bellanova a spingere come un motorino è pericoloso e lo stesso ex Milan colpisce un palo che risuona ancora per la Sardegna;
- Parte il Lato B del match e alla Unipol Domus un arcobaleno squarcia il cielo di tanti colori spumeggianti, arcuato, col goniometro e disegnato da Orsolini su punizione dai 25 metri per battere Cragno. I sardi si svegliano, Mazzarri getta Pereiro per Deiola e con un uomo più offensivo trova l'equilibrio grazie all'ariete Pavoletti (in bocca al lupo al centravanti perché è uscito scosso per un colpo al costato). Ultime sortite a favore dei felsinei, che incrociano il palo per due volte, la prima con Orsolini - dopo miracolo di Cragno - e la seconda con Skov Olsen. Pari e patta? No, perché Pereiro trova il varco vincente e abbatte un incerto Skorupski sul suo palo;
- Sia chiaro, il Cagliari non ha sciorinato una prestazione sontuosa da poter dire che ha cambiato totalmente volto rispetto alla brutta copia del 2021. Ma per salvarsi bisogna armarsi di elmetto e tanta buona volontà. Con l'acqua alla gola la truppa sarda in cinque giorni ha scavato un tesoro di 6 punti che fa aprire il 2022 col sorriso. La bella notizia è che i due successi sono giunti senza le reti di Joao Pedro. Senza gli epurati Godin, Caceres e Strootman, ma con tanta gioventù dietro (Lovato è un 2000, Altare un '98, Bellanova un altro 2000 e Carboni un 2001) Mazzarri dimostra coraggio e attributi, aspettando ulteriori innesti dal mercato;
- In Sardegna giungeva un Bologna letteralmente falcidiato dal Covid e con un solo allenamento nelle gambe prima della trasferta. Mihajlovic stasera attenuanti ne ha da vendere, - pensate che ha inserito il redivivo Falcinelli perché non ne aveva altri - tuttavia sopra di una rete si poteva gestire meglio il vantaggio. Dominguez e Svanberg, mai nel vivo della manovra nel primo tempo, sono saliti di tono nella ripresa. Dietro Binks sembra interessante, però acerbo nella marcatura di Pereiro. Orsolini ha timbrato il cartellino per la terza volta nelle ultime quattro, siamo sicuri che si possa lasciar andare via a Siviglia a cuor leggero?
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