Considerazioni sparse post Venezia-Milan (0-3)
Theo Hernandez si lascia definitivamente alle spalle il Covid e le sue conseguenze.
- Vedere il "Penzo" così pieno è bello per due motivi. Il primo è prettamente calcistico, perché a noi lo sport piace così: coi tifosi a guardarlo. Il secondo perché rappresenta perfettamente l'incoerenza e insensatezza del provvedimento preso a partire da questa giornata di campionato, che per almeno due partite limiterà a 5000 persone (più del 50% del totale, nel caso del Venezia) la capienza degli stadi. Il tutto con buona pace delle proporzioni e dell'obbligo di Green Pass all'ingresso, che fino a poco tempo fa ci giuravano garantisse, insieme alla mascherina, la sicurezza dei tifosi;
- L'importanza di Theo Hernandez nella fase offensiva del Milan viene rimarcata ancora una volta dal match di oggi. Al di là delle due reti segnate, la sua capacità di "strappare" sulla fascia sinistra è una condizione necessaria perché il gioco di Pioli si trasformi da "bello, ma prevedibile" a efficace, in cooperazione con Rafa Leao. Entrambi hanno ancora margini di crescita, soprattutto dal punto di vista della continuità e del non innamorarsi del pallone, ma quando i rossoneri affrontano squadre ben messe in campo come il Venezia, la loro presenza fa sempre la differenza;
- L'impatto di Cuisance al Venezia è stato assolutamente in linea con le aspettative, sebbene la sua partita sia durata soltanto un'ora. Parliamo di una mezzala di qualità, il cui impatto col calcio di alto livello europeo non è stato facile e che sta provando a ripartire dalla provincia per mettere in mostra le proprie doti. Sicuramente un giocatore da seguire con grande attenzione. Nella partita di oggi gli ha fatto da contraltare Svoboda, autore di una performance horror culminata con l'inutile fallo di mano istintivo che porta al rigore del tre a zero, oltre che alla propria espulsione;
- La gestione delle forze fisiche messa in campo dal Milan questo pomeriggio, così come contro la Roma, è quella delle grandi squadre. In queste condizioni di rosa, con mezzo centrocampo e quasi tutta la difesa indisponibili, non si può pensare che la squadra di Pioli giochi tutta la partita a 300km/h e allora giusto sottolineare l'intelligenza con cui è andata a colpire all'inizio di entrambe le frazioni, sfruttando la propria qualità, per poi gestire il risultato nelle fasi di stanca del match, senza quasi mai soffrire;
- Di fronte ad un risultato di questo tipo, non c'è molto da mettere in discussione. Le partite dove il Venezia dovrà cercare la salvezza sono altre, ma è vero che due punti nelle ultime sette non possono non essere un campanello d'allarme per la squadra di Zanetti, che domenica prossima sarà costretta a fare bottino pieno contro l'Empoli per non avvicinarsi pericolosamente alla zona retrocessione. Il Milan, dal canto suo, può godersi la terza vittoria di fila e un temporaneo primo posto in classifica, in attesa che l'Inter giochi le sue partite.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.