Considerazioni sparse post Juventus-Cagliari (2-0)

Bernardeschi è tornato un vero giocatore di calcio (a quanto pare).

- Se vi avessero che il 2021 sarebbe stato l’anno di Bernardeschi ci avreste mai creduto? Due rigori decisivi all’Europeo, un matrimonio celebrato in stile William e Kate nel mezzo di una folla in tripudio, uno Stadium che lo osanna e lo omaggia. Bernardeschi è stato a lungo oggi l’unico giocatore in grado di inserire tecnica all’interno di una partita povera e triste. Aver trovato il primo gol dell’anno nell’ultima partita a disposizione rende completa la redenzione. Non sarà al centro del progetto ma si sta mostrando una riserva finalmente affidabile e non era scontato;

Supporta Sportellate: associati

Il nostro lavoro si basa sull'impegno e la passione di una redazione giovane. Tramite l'associazione ci aiuti a crescere e migliorare sempre la qualità dei contenuti. Associati ora!

- La Juve intanto festeggia il Natale a meno 4 punti dal quarto posto. Un affare inaspettato. Il calendario ha spianato e la squadra di Allegri ne ha saputo approfittare, giocando un mese di partite non indimenticabili ma concrete e solide, senza fronzoli inutili, in perfetto stile allegriano. Per lo spettacolo bussare altrove, ma oggi la Juve puó guardare la classifica con fiducia. D’altronde da novembre solo l’Inter ha fatto meglio e qualcosa vorrà dire. Dopo i due black out improvvisi contro Sassuolo e Verona, la Juve sta provando a riannodare con pazienza il filo;

- Oggi contro un Cagliari tenero e impaurito, la Juve mette in campo davvero poco, ma poco basta. Il gol fortunoso di Kean chiude un primo tempo tecnicamente inquietante per i bianconeri. L’ingresso nel secondo tempo di McKennie al posto del solito enigmatico Rabiot (l’enigma è il perchè parta sempre titolare) porta un po’ di brio in più, ma senza mai strabuzzare gli occhi. La Juve giochicchia a ritmi insostenibilmente bassi e alla fine il Cagliari arriva davvero a crederci, sciupando due occasioni enormi per il pareggio, in particolare la prima sul piede non educato di Dalbert. Il gol del 2-0 arriva in contropiede e chiude la storia;

- Ad oggi è francamente impensabile che il campionato del Cagliari non finisca con la retrocessione. Ammutinamenti, litigi, infortuni, rendimenti bassi. C’è di tutto. Mazzarri nel frattempo oggi ha schierato dal primo minuto uno degli undici più rinunciatari della storia del calcio italiano. Il Cagliari ha tenuto botta, aspettando dietro e adeguandosi ai ritmi a tratti balneari della Juventus, trovando un po’ di coraggio solo nella fase centrale del secondo tempo. Rispetto all’abisso di sabato forse c’è stato un passetto in avanti, ma la strada per fare punti è lunga. Al netto degli infortuni Mazzarri ha impattato malissimo su questo gruppo e la sua permanenza si comprende solo guardando l’ ingaggio. Il Cagliari, banalmente, non puó permettersi un altro allenatore, purtroppo;

-Parliamo un po’ di singoli. Nel mezzo la coppia Bentancur Arthur ha intepretato con poco coraggio la partita, c’era lo spazio e il momento per fare qualcosa in più. Troppo scolastici, nonostante qualche passetto in avanti. Ancora male anche Alex Sandro a sinistra, distratto e l’ombra del giocatore che era. Nel 2022 vedremo molte partite di Luca Pellegrini. Sul capitolo attaccanti, l’amletico problema juventino, abbiamo un dubbio: Morata avrebbe mai fatto il gol di Kean? Un gol di astuzia, lettura della palla, riflessi, rapiditá di esecuzione, precisione. Secondo noi no. Se lo spagnolo sa fare un po’ tutto meno che segnare, la sensazione è che l’italiano sia l’esatto contrario. A nostro giudizio la posizione larga che abbiamo visto nelle ultime uscita lo depotenzia un po’.