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, 19 Dicembre 2021

Considerazioni sparse post Spezia-Empoli (1-1)


Finisce in parità lo scontro tra Motta e Andreazzoli. Padroni di casa troppo arrendevoli e gioco comandato sempre dai toscani. Decidono due autogol degli ex.


- Partita della vita per lo Spezia. Si sente la tensione, si percepisce soprattutto la preoccupazione da parte dei tifosi che non vedono vincere la loro squadra dall’1-0 contro il Torino del 6 Novembre. Da quel momento, solo 1 punto conquistato in casa contro il Sassuolo. In più, da un mese e mezzo Motta sembra aver perso la rotta, non riuscendo mai a trovare il “suo” 11 ma soprattutto un sistema di gioco che possa essere funzionale per i suoi. Le paure sono fondate, oggi più che mai, visto che anche contro l’Empoli la svolta non sembra essere arrivata;

- Al contrario, l’Empoli di Andreazzoli gioca bene, indipendentemente dai giocatori che scendono in campo. Oggi tra i titolari abbiamo ritrovato Marchizza, che probabilmente ha sentito troppo la partita da grande ex, e Di Francesco, schierato affianco a Pinamonti. Ancora una volta fuori Bajrami. La partita, comunque, è dominata quasi nella sua totalità. Il gioco è rapido e l’impostazione dal basso è sempre efficace, soprattutto grazie all’ottimo lavoro di Ricci e delle mezze ali (grande partita di Zurkowski, che sta venendo su davvero bene). Il gol dello Spezia non taglia le gambe agli azzurri che ritrovano subito la bussola e presto il pareggio. La trasferta spezzina è stata la riprova della bontà del progetto empolese;

- Spezia senza idee, si gioca sui (pochi) spunti dei singoli. AI padroni di casa manca terribilmente qualità e gli 11 messi in campo da Motta mostrano chiaramente che l’allenatore spezzino in questo momento stia cercando altro. Il 3-5-2 messo in campo questo pomeriggio mostra come la volontà sia quella di colpire in rimessa sfruttando le fasce laterali presidiate da Reca e Gyasi. Scelta avvalorata anche dalla presenza di due prime punte che, di contro, durante la partita non riescono mai a combinare qualcosa di buono. Il gol, comunque, arriva proprio da uno spunto di Reca, decisamente il più attivo dei suoi;

- Il VAR c’è, si vede e (fortunatamente) decide la partita del Picco. A metà secondo tempo, infatti, l’arbitro Maggioni fischia quello che sembra un rigore solare a favore dell’Empoli per un fallo di mano di Amian in piena area. Il braccio, in effetti, sembrava molto largo e le possibilità che la situazione potesse essere ribaltata dall’assistente al VAR. I rallenty, invece, mostrano tutt’altro. Niente rigore, punto portato a casa per lo Spezia e panchina di Thiago Motta, che alla tecnologia stasera dedicherà un bicchiere di bianco di Bosoni, probabilmente un po’ meno in bilico;

- A inizio anno, sia Empoli che Spezia erano 2 delle 4 maggiori indiziate a lasciare la categoria a maggio. Allo stato attuale delle cose, solo lo Spezia sta mantenendo le aspettative, a causa dei numerosi infortuni di inizio stagione e della precarietà tattica delle ultime uscite. Il trittico di partite casalinghe con Bologna, Sassuolo ed Empoli avrebbe dovuto portare almeno 4 punti allo Spezia per poter pensare di reggere l’urto della lotta salvezza fino alla fine. Ne sono arrivati soltanto 2, pochi perchè Motta possa ritenersi soddisfatti. L’Empoli, invece, grazie al gioco fin qui riconoscibilissimo ed all’esplosione di alcuni suoi elementi (Pinamonti, Ricci e Zurkowski tu tutti) può guardare con ottimismo il prosieguo del campionato. I 27 punti conquistati fino ad ora possono far stare tranquillo Andreazzoli.

  • 34 anni, pugliese di nascita, siciliano, ciociaro e ligure d'adozione. Ex pallanuotista, da sempre appassionato di sport in generale ma con una fissazione per il futbòl. Ho visto giocare Ronaldinho contro Romario al Maracanà di Rio de Janeiro nel 1999. Trasmissione sportiva preferita: Tutto il calcio minuto per minuto.

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