Considerazioni sparse post Milan-Napoli (0-1)
Il cinismo dei partenopei viene premiato al termine di una partita molto fisica e poco tecnica.
- In questa sede non si parla mai di arbitraggi, ma dopo avere visto un goal annullato per fuorigioco di un giocatore a terra, che ha praticamente la sola colpa di esistere, parlare di calcio risulta un po’ più complicato del previsto. Ci si prova con le considerazioni successive, perché dopotutto s'è disputata una partita "maschia" e molto importante in termini di classifica;
- La scelta iniziale di Spalletti di schierare Petagna in luogo di Mertens ha fatto storcere il naso a più di una persona, ma il campo ha dato ragione al tecnico di Certaldo, perché se è vero che l'attaccante ha fallito una grande occasione da goal, è altrettanto vero che la sua fisicità ha contribuito molto sia in fase di creazione di gioco, nel far salire la squadra, sia in fase di contenimento. La vera sorpresa del match è lui, che ha onorato il ruolo di "ex" nel migliore dei modi, ripagando la fiducia di chi l'ha scelto come titolare per la prima volta in questa stagione;
- Il centrocampo del Milan è ai minimi storici in termini di forma fisica e mentale. Kessié pare tornato quello di inizio stagione, al di là di quella che avrebbe potuto essere la rete del pareggio e lo stesso Tonali, colpevole sul vantaggio partenopeo, è distante dai livelli sui quali aveva approcciato il campionato. Se a questo aggiungiamo l'assenza di tutti i giocatori in grado di fare uno strappo e il periodo negativo di Brahim Diaz, tra i rossoneri partiti come titolari si è faticato a trovare qualcuno che potesse creare pericoli a Ospina. Lo stesso Messias, partendo a destra, non è riuscito a fare quanto di buono aveva mostrato con gli inserimenti ed è stato contenuto facilmente dalla difesa avversaria;
- Zielinski è uno dei calciatori più sottovalutati della Serie A. Dopo la stagione di approccio a Udine e la crescita a Empoli, sono cinque anni che a Napoli disputa campionati di altissimo livello, abbinando quantità e qualità e riuscendo ad adattarsi praticamente a qualsiasi interpretazione del ruolo di centrocampista gli sia stato richiesto da tre allenatori molto diversi tra loro. Anche stasera il polacco, faro della sua nazionale, ha sfornato una prestazione di altissimo livello, dominando il centrocampo: non è un caso se la squadra ha cominciato a soffrire dopo la sua uscita;
- Al di là di tutto, se questo è il livello delle presunte concorrenti dell'Inter, Simone Inzaghi può dormire sonni tranquilli. Se è vero che le assenze hanno penalizzato le scelte di entrambi gli allenatori, abbiamo visto un match che ad una persona poco informata sarebbe potuto tranquillamente parere quello tra due squadre di metà classifica, con buona pace di chi pretende di vendere il prodotto "Serie A". Il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio, anche solo per l'impegno profuso dai rossoneri nel cercarlo dopo un'intera partita di rincorsa, ma i fatti dicono che in questo momento è il Napoli ad essere la prima alternativa ai nerazzurri per lo scudetto, seppure a pari punti coi rossoneri.
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