Considerazioni sparse post Torino-Bologna (2-1)
Per almeno 45 minuti, il Torino di oggi è la migliore versione di se stesso.
- Il 2 a 1 con cui il Torino liquida a domicilio il Bologna è un risultato assolutamente bugiardo per quanto visto in campo. Gli uomini di Juric dominano un match intensissimo, giocando a ritmi irreali per 80 minuti, subendo il ritorno degli ospiti solo nel finale di gara, grazie ad un rigore che riapre una partita altrimenti senza storia. Se il Toro di oggi è forse il migliore visto finora in questa stagione, per i rossoblu, reduci dalla dura sconfitta con la Fiorentina, c'è davvero tanto da lavorare;
- I granata sono una squadra che vive per giocare in verticale, e la partita di oggi ne è la dimostrazione perfetta. Difesa sempre altissima, esterni larghi a calpestare la linea laterale e un'intensità che davvero pochi altri possono mettere in campo in Serie A. Il Torino si parcheggia nella metacampo rossoblu per 45 minuti e se nel primo tempo arriva solo un gol, la colpa è di un mix di sfortuna e della grande giornata di Skorupski, che compie almeno due interventi decisivi;
- Nella ripresa Mihajlovic prova a cambiare lo spartito sostituendo un evanescente Skov Olsen, ma la musica non cambia. Il Bologna fatica terribilmente ad uscire, e il Torino crea almeno altre 3 palle gol semplicemente andando in riaggressione nella metà campo rossoblu. Dopo il raddoppio dei padroni di casa a metà frazione, il Bologna riesce ad accorciare solo grazie ad un'invenzione di Svanberg e all'ingenuità di Milinkovic-Savic, che stende Sansone in area. Negli ultimi dieci minuti il Toro traballa, ma il Bologna di oggi è davvero poca cosa anche per poter portare a casa un punto;
- Non essere lapidari nel giudicare il Bologna visto oggi è veramente difficile. Complice l'assenza del motore del centrocampo rossoblu, Nico Dominguez, la squadra di Mihajlovic fatica anche ad uscire dalla propria metà campo. Male Soriano, che non ha il dinamismo per giocare davanti alla difesa, e Svanberg, non pervenuto per almeno 80 minuti. Malissimo gli esterni De Silvestri e Hickey, letteralmente surclassati dai rispettivi dirimpettai, e Arnautovic, appena rientrato da un leggero infortunio, ma indolente e impreciso come non mai. Si salva Skorupski, che neutralizza almeno 3 palle gol, e Soumaoro, comunque autore di una prova autorevole. Se Mihajlovic sperava che la sconfitta con la Fiorentina non avesse lasciato strascichi, la partita di oggi non può che far preoccupare;
- Bisogna comunque dare a Cesare quel che è di Cesare. O, in questo caso, a Juric quel che è di Juric. Per almeno 45 minuti, il Torino di oggi è la migliore versione di se stesso. La squadra di Juric gioca letteralmente a 100 all'ora, e quando il Toro viaggia a questi ritmi è un avversario difficile per chiunque. Lukic e Praet giocano una partita da 8 in pagella, facendosi sempre trovare tra le linee e recuperando un'infinità di palloni. Positivo anche Sanabria, che trova il gol da affiancare alla solita enorme prova di sacrificio. Il 2 a 1 è un risultato che sta stretto ad un Torino dominante dall'inizio alla fine, e viene da chiedersi a cosa possa ambire un Toro in grado di giocare tutte le partite con questa intensità e con questo ritmo. Rimane intanto l'importanza del lavoro di Juric, che sta valorizzando una rosa che l'anno scorso sembrava essersi smarrita. Ora bisogna "solo" lavorare sulla continuità di rendimento.
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