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, 11 Dicembre 2021

Considerazioni sparse post Venezia-Juventus (1-1)


La Juventus pareggia a Venezia giocando l’ennesima partita indecente della stagione.


- Rassegnazione. Dopo il tragico secondo tempo giocato dalla Juventus a Venezia, non può essere che questo lo stato d’animo che perversa nei cuori e nelle menti dei tifosi bianconeri. Un secondo tempo imbarazzante, condito da passività, staticità, una serie di errori tecnici inaccettabili e pochissime idee. Il risultato ne è la diretta conseguenza;

- E pensare che la Juventus non aveva approcciato male il match con un ordinato pressing alto, alcune buone fasi di palleggio veloce e la giusta concentrazione. Poi esce Dybala - fermato dall’ennesimo disturbo fisico - e la qualità tecnica (e carismatica) dell’undici di Allegri si abbassa ulteriormente. Luca Pellegrini si ritrova a diventare l’unico calciatore in grado di mandare in porta i compagni e Bernardeschi l’unico in grado di legare un minimo il gioco tra i reparti. Pellegrini e Bernardeschi, fa già ridere così; 

- Pronti via ed “immergiamoci” nella ripresa, dove molto semplicemente la Juventus si dimentica di scendere in campo. Nel vero senso della parola. Bravo il Venezia a capirlo, prendere coraggio e trovare il gol del pareggio grazie ad una bellissima conclusione di Aramu, giocatore dal mancino poetico. Siamo comunque al 55’. I bianconeri avrebbero tutto il tempo per riaccendere la spina, ritrovare le misure e provare a vincere il match. Gli ultimi 30 minuti però sono conditi da ansia e paura, inutili azioni individuali e ripetuti errori tecnici. Un vero e proprio film horror;

- Anche Allegri non è esente da colpe: se c’era un giocatore da tenere in campo fino alla fine perché quantomeno in grado di farsi trovare tra le linee e creare grattacapi alla difesa veneta quello era Bernardeschi. Siamo consapevoli che sulle scelte poi effettuate dall’esterno bianconero una volta ricevuta palla ci sarebbe da scrivere un trattato di logica informale, ma con la sua uscita dal campo la Juve perde anche quell’unica goccia di imprevedibilità. Pure l’ingresso di Kaio Jorge si è rilevato inutile e dannoso: il ragazzo si farà e dispiace una bocciatura così netta, ma con la sua entrata in campo la Juventus si è ritrovata a giocare in 10; 

- Capitolo singoli. Nel Venezia risaltano su tutte le prestazioni di Aramu (che rischia pure il gol da centrocampo) e Busio, autore di un match completo, abbellito da alcune giocate di alta classe, ma soprattutto 8 duelli vinti e 5 tackles completati. Johnsen non incide, Modolo si dimostra inadatto per la categoria. Nella Juve, la nota più dolente rimane l’attacco: Morata, Kean e Kaio Jorge non sono all’altezza, mentre Dybala, bisogna ormai farsene una ragione, è più spesso nei rotti che in campo. Con questo roster di attaccanti, le massime ambizioni è giusto che siano l’Europa League. 

  • Nato a Rimini l’11/06/1990. Laureato in Giurisprudenza, adora disquisire di sport ed America. Ogni tanto scrive, solitamente legge. Sogna un giorno di poter assistere ad una partita allo Staples al fianco di Jack Nicholson.

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