Considerazioni sparse post Genoa-Sampdoria (1-3)
Il Genoa di Shevchenko fa tenerezza.
- È stato un derby della Lanterna intenso, ruvido, molto divertente ma di una pochezza tecnica disarmante. Le uniche azioni degne di nota? I contropiedi della Sampdoria, magistralmente orchestrati dall’accoppiata Candreva e Caputo. Il Genoa? Non pervenuto per 60 minuti. Poi meglio, grazie all’ingresso in campo di Destro e la forza della disperazione;
- Il primo tiro in porta dei rossoblù è arrivato al 57esimo minuto e questo la dice lunga sulla prestazione degli uomini di Sheva, che prima dell’ingresso di Destro danno l’impressione di far proprio fatica ad avvicinarsi al tiro. Altroché segnare. Sullo 0 a 3 poi, complice un piccolo calo di tensione della Samp e con i buoi già ampiamente scappati dalla stalla, le cose sono andate un poco meglio, ma per Shevchenko e i suoi ragazzi è notte fondissima;
- Non si può dire siano mancate le emozioni: tra gol, pali, VAR, occhi gonfi e sportellate è successo veramente di tutto. Tra le tante: quando mai vi era capitato di vedere un giocatore che festeggia il gol dopo essere uscito dal campo? C’è poco da fare: il Derby della Lanterna, a prescindere dai giocatori, la categoria e le ambizioni delle due contendenti, riesce (quasi) sempre a regalare partite maschie e vibranti, per le quali vale (quasi) sempre la pena perdere due ore del nostro tempo;
- Nella Sampdoria la copertina se la prende Manolo Gabbiadini, che con la doppietta messa a segno stasera aggancia Adriano Bassetto come miglior marcatore nella stracittadina genovese nel massimo campionato. Il leader tecnico della squadra di D’Aversa è però sempre e solo uno: Antonio Candreva, anche oggi autore di una partita completa e intelligentissima sia in fase di ripiegamento sia di rifinitura. Promossi a pieni voti Augello e Caputo. Adrien Silva commette qualche ingenuità di troppo, bene invece Ekdal;
- Nel Genoa difficile salvare qualcuno. Ekuban non sembra pronto per la categoria e la differenza con Destro stasera si è vista tutta. Pandev è un leone e lotta su ogni pallone, ma pecca spesso di lucidità. Disastrosi Ghiglione e Sirigu. Deludente Criscito, al rientro dopo l’infortunio. Cambiaso dribbla e crossa come quelli bravi: è senza dubbio lui la nota più positiva in casa rossoblù.
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