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, 5 Dicembre 2021

Considerazioni sparse post Bologna-Fiorentina (2-3)


La Fiorentina rompe il digiuno in trasferta e annusa aria d'Europa.


- Partita a scacchi per oltre mezz'ora del primo tempo quella tra Bologna e Fiorentina, con i toscani che tengono il possesso e il Bologna, privo di Arnautovic a far da riferimento centrale, che lasciano il gioco ai rivali e puntano uscite e ripartenze pulite e rapide. Primo squillo viola al decimo, Gonzalez a giro fuori di poco. Al 15esimo Soriano a botta sicura trova la respinta di Milenkovic, poi la partita scorre nuovamente placida sul copione del predominio territoriale viola (oggi in giallo) con i felsinei sempre guardinghi;

- Alla mezz'ora la partita, apparentemente bloccata, è scossa dal vantaggio improvviso targato Fiorentina. Nico Gonzalez riceve lo scarico di Odriozola e tutto sola pennella da destra per l'inserimento di Maleh, che di testa insacca. La posizione di Gonzalez e la maglia di titolare a Maleh per Duncan erano le mosse a sorpresa di Vincenzo Italiano a inizio gara. Un caso? Forse, ma è l'ennesima volta che il tecnico di Karlsruhe trova nelle rotazioni le giuste soluzioni. Tuttavia la gioia dei toscani dura poco: Svanberg ha una palla scoperta e la mette splendidamente in verticale, Barrow scarica un potente piatto sinistro al volo sotto la traversa e trova il pari, con la complicità di una Fiorentina fattasi trovare colpevolemente scoperta;

- L'avvio di ripresa vede subito la Fiorentina riportarsi in vantaggio. Ennesimo strappo di Gonzalez, Theate lo stende al limite dell'area, Biraghi con una punizione magnifica realizza l'1-2. E qui il Bologna, rientrato abbastanza male in campo, inizia progressivamente a sfaldarsi. Mihajlovic prova a sparigliare le carte inserendo esterni più offensivi e Skov-Olsen per uno spento Sansone. Risultato? Il classe 2002 Hickey appena entrato buca la chiusura su una verticalizzazione di Vlahovic, Gonzalez si fulmina sul pallone e ingenuamente Skorupski lo stende. Vlahovic dal dischetto realizza e rende ancora più allucinanti le sue statistiche per il 2021. Partita chiusa? No, perché nel finale il giovane scozzese trova il modo di farsi perdonare, siglando il 2-3 che tiene aperta la partita fino in fondo;

- Questi di Bologna sono tre punti preziosissimi per la Fiorentina, che oltre a rompere il digiuno esterno ritrova finalmente le due vittorie consecutive. Tuttavia, per voler trovare il pelo nell'uovo, va detto che i limiti nella gestione della gara rimangono tutti da parte dei viola. Certamente i due gol subiti sono, sotto un certo aspetto, dei rischi calcolati per lo schieramento di Italiano, dato che la propensione offensiva e la difesa molto alta lasciano i viola molto esposti rispetto alle giocate in verticale con cambio di gioco (oggi a destra Odriozola ha ballato parecchio), quindi diventa prioritario non lasciare palloni scoperti a centrocampo e questo non sempre riesce (il gol di Barrow parte dall'unico errore di Torreira oggi, che si perde Svanberg). Ma nel finale gli spettri di Empoli devono esser riapparsi a tutti, e la gestione sull'1-3 della Fiorentina è stata forse fin troppo improntata su un possesso conservativo in una fase della gara dove il Bologna appariva stordito e prossimo al crollo;

- Maleh è stata la mossa migliore di Italiano nel preparare la gara. Prestazione di qualità e quantità dell'italo-marocchino, premiata con il primo gol in Serie A. E le caratteristiche dell'ex Venezia si sposavano alla perfezione con lo schieramento tattico del Bologna, contro il quale servivano più le sue abilità di palleggio e inserimento piuttosto che la potenza sulle seconde palle di Duncan, aspetto sul quale la Fiorentina è stata comunque dominante. Vlahovic, pur ingabbiato dal terzetto difensivo rossoblù, propizia il rigore da lui trasformato che in ultimo decide la partita. Gonzalez è finalmente tornato a pieno regime, e si conferma giocatore quasi imprendibile (due gialli rimediati dal Bologna per fermalo, tra le altre). Biraghi da leader vero segna un gol splendido che rassicura i suoi. Dall'altra parte spiccano Medel, che fa un'ottima prova contro Vlahovic ed esce acciaccato, Barrow in una posizione per lui ingrata oltre al gran gol mette non poche ansie alla linea del fuorigioco gigliata, Svanberg si conferma di nuovo come giocatore di valore. Ma nel complesso il Bologna di Mihajlovic si fa incartare facilmente, troppo spesso in imbarazzo quando deve provare a palleggiare e con le catene difensive laterali che alla lunga si sbriciolano. Sinisa dai cambi alla fine ottiene qualcosa (il 2-3 è sull'asse Orsolini-Hickey), ma in sostanza i felsinei ci mettono troppo a digerirli e, specie nella ripresa, appaiono costantemente privi di idee.

(foto in copertina Massimo Paolone/LaPresse)

  • Scribacchino sull'ala sinistra. Fiorentina o barbarie dal 1990. Evidenzio le complessità di un gioco molto semplice.

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