Considerazioni sparse post GP del Qatar
Hamilton porta a casa un’altra vittoria, in una domenica però caratterizzata dal fantastico podio conquistato da Fernando Alonso, quasi 8 anni dopo Ungheria 2014, quando guidava un’auto rossa.
- Lewis Hamilton mantiene totalmente vivo il campionato di Formula 1 grazie ad una gara di gestione. Probabilmente è stata una delle gare più “semplici” per il campione inglese, visto che alla sua prestazione totale del fine settimana manca solo il giro veloce, strappatogli dal rivale Verstappen, piazzatosi secondo. Pole position il sabato e gara condotta in testa dall’inizio alla fine alla domenica. Lewis c’è, la Mercedes è veloce e il campionato sembra non essere mai stato così aperto;
- Piccola provocazione riguardo alla strategia Red Bull. Considerato lo stato di forma strepitoso di Verstappen, la superiorità clamorosa che la sua monoposto aveva rispetto alle altre 16 in pista (Mercedes esclusa) ed un circuito che si prestava a sorpassi semplici, perché non cambiare anche la Power Unit, considerando la posizione in griglia già deficitaria a causa della penalità, che in ogni caso l’avrebbe portato a finire appena dietro Hamilton? Non lo sapremo mai, resta il quasi minuto di vantaggio con cui Max ha chiuso dietro chi si è piazzato terzo;
- Fernando Alonso, sei la storia. 109 gran premi dopo, il fenomeno con la vettura numero 14 torna sul podio. La gara dell’asturiano è tutta classe ed esperienza, la sua gestione delle gomme dovrebbe diventare una masterclass di automobilismo. Ha tirato più di 30 giri con le hard mentre metà dei box erano impegnati a sostituire delle gomme con forature ed ha resistito “like a lion” quando ha dovuto confrontarsi con Perez. Eccezionale Fernando, cento di questi gran premi!
- Ferrari, è un grosso passo indietro. Il settimo e l’ottavo posto di Sainz e Leclerc non possono lasciare soddisfatti gli uomini di Maranello. Una gara tutta in sofferenza, a partire dalla partenza. Il doppiaggio subito da Leclerc già al giro 34 è indicativo della difficoltà delle rosse che, comunque, hanno portato a casa punti sufficienti per mantenere il buon margine in classifica costruttori sui papaya guys della McLaren;
- Non bellissimo, in generale, il primo Gran Premio di Losail della storia della Formula 1. Già utilizzato dal circus del motomondiale, è certamente un tracciato che ispira i sorpassi, soprattutto in curva uno, dopo il rettilineo principale. Il divario tra top team (Mercedes e RB) e tutte le altre, però, è sembrato troppo ampio, facendo risultare il Gran Premio poco divertente. Le poche vere emozioni potevano venire solo da eventuali forature e non da veri e propri duelli in pista. Non crediamo che questa domenica di motori verrà ricordata a lungo.
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