Considerazioni sparse post Milan-Porto (1-1)
I rossoneri non sono ancora pronti per questi palcosceinici, ma strappano un punto col cuore e un pizzico di fortuna.
- Il Porto è ben messo in campo da Conceiçao, ma la verità è che può contare anche su alcune individualità che riescono a valorizzarne il gioco. Oltre a Luis Diaz, mattatore di andata e ritorno, già nel mirino delle grandi d'Europa con un cartellino il cui costo è in fase di lievitazione, queta sera si è messo in luce anche Grujic: centrocampista forte fisicamente, ma tecnicamente dotato, che non ha mai trovato spazio in un club ricco di qualità come il Liverpool, ma pronto a fare il definitivo salto di qualità in Portogallo;
- I rossoneri soffrono terribilmente il pressing e la fisicità avversaria, soprattutto nella prima frazione, trovandosi spaesati in fase di costruzione e andando a perdere praticamente tutti gli uno contro uno. La fascia sinistra non riesce in alcun modo a carburare e a destra Calabria vede i sorci verdi contro Luis Diaz, costringendo quasi sempre un compagno ad aiutarlo in fase di contenimento e bloccando, di fatto, la possibilità di creare iniziative dalla propria parte;
- In un Milan che difetta in maniera piuttosto palese in termini di esperienza nella competizione, a mettersi in luce nelle difficoltà della serata è un giocatore capace di compensare con la grinta: Sandro Tonali. Il centrocampista, che in risposta a chi lo paragonava a Pirlo ha sempre risposto che il suo idolo era Gattuso, per atteggiamento ha giocato una partita che ricorda molto quelle del suo idolo, andando a mettere pezze ovunque possibile e cercando di dare una mano anche in fase di costruzione;
- La ripresa è in qualche modo più equilibrata rispetto al primo tempo e questo è dovuto soprattutto al calo fisico degli ospiti, autori di un primo tempo giocato a ritmi altissimi, dopo il quale probabilmente avrebbero potuto e voluto scendere negli spogliatoi con un maggiore vantaggio da gestire. La sfortuna ci mette del suo, per i portoghesi, con la traversa colpita da Evanilson seguita di lì a poco dall'autorete di Mbemba e la frittata è fatta: il Milan trova il pareggio che serve soprattutto al morale;
- Il risultato finale è la pietra tombale per l'esperienza in Champions League dei rossoneri, che giocheranno le ultime due partite con la mente sgombra e lo scopo principale di mettere minuti europei nelle gambe e nella testa dei suoi giovani giocatori, con una flebile speranza di qualificazione in Europa League sullo sfondo. Il Porto non può lamentarsi dei quattro punti ottenuti contro il Milan nelle due partite e guarderà il match di stasera tra Liverpool e Atletico Madrid come spettatore interessato e tifoso degli inglesi, che potrebbero mettersi in tasca la qualificazione.
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