Considerazioni sparse post Paulo Costa vs Marvin Vettori
Dopo una settimana a dir poco travagliata (per responsabilità non sue), il fighter di Mezzocorona conquista un solido successo ai danni di un coriaceo Paulo Costa, vincendo una scommessa rischiosa in una categoria non sua e contro un rivale tosto sotto vari punti di vista. Trionfo importante impreziosito da una prestazione di carattere con tanti pregi e qualche difetto, che ha contribuito a regalare un match scoppiettante agli appassionati delle Mixed Martial Arts.
- 185 libbre, poi 195, infine 205. La "fight week" di Marvin Vettori si è giocata soprattutto su questi numeri, quello del peso previsto per il big match contro Paulo "Borrachinha" Costa, cambiato praticamente giorno dopo giorno a causa del comportamento poco professionale tenuto dal brasiliano. Tanto biasimevole in avvicinamento al match, quanto combattivo e insidioso dentro la gabbia, ma il "sogno italiano" lo è stato di più in una dura battaglia lungo tutte le cinque riprese che lo ha visto trionfare e rilanciarsi così alla grande dopo il fallito assalto al campione di categoria middleweight Israel Adesanya;
- Il primo round è tutt'altro che interlocutorio, giocato soprattutto sul confronto continuo tra calci e pugni diretti al corpo del brasiliano e le combinazioni destro-sinistro al volto da parte dell'italiano. Marvin ne esce fuori con un leggero vantaggio in termini di colpi portati a segno, anche se Costa si rifà sotto nella stanza successiva con altri middle kick e le prime "flurries" di propria fattura. Sempre nella seconda ripresa Vettori porta a termine il primo takedown dell'incontro, non concretizzato al tappeto e poi seguito da una vistosa ditata negli occhi da parte di "Borrachinha", penalizzato subito di un punto dall'ottimo arbitro Jason Herzog;
- Poco prima che inizi il round intermedio nella contesa, Costa piazza un head kick pulito che prende in pieno ma non stordisce del tutto Vettori, che continua ad avanzare indefesso alla ricerca della perfetta combo jab destro (talvolta raddoppiato)/diretto destro, a costo di incassare pugni di rimessa da parte dell'avversario e pure un tentativo di cambio di livello. Prontamente neutralizzato da "The Italian Dream", che si porta rapidamente sopra il rivale e tenta di migliorare la propria posizione al tappeto poco prima dell'ingresso nei "championship round";
- Il canovaccio della sfida non cambia granché nel quarto atto della sfida: Vettori non smette infatti di avanzare, provando in particolare a realizzare la serie destro-sinistro-ginocchiata al volto in clinch, da parte sua Costa dà il meglio di sè sempre col lavoro al corpo con pugni e altri pesanti middle kick alle costole. L'equilibrio che contraddistingue l'intero main event di UFC Vegas 41 fatica a rompersi a favore dell'uno o dell'altro, con il nostro connazionale che non percorre la strada a lui congeniale dei takedown o tenta a infilare un montante nelle sue combinazioni;
- In ogni caso ci si diverte molto nell'ottagono posto al centro dell'UFC Apex di Las Vegas e l'ultimo round non è da meno: Costa torna ad attaccare con maggiore vigore, Vettori risponde con diversi "takedown attempt" ben difesi a parete da parte del carioca, che sembra poter strappare il favore dei giudici per questo aspetto ma soprattutto per i soliti fendenti alla figura rifilati al nativo di Mezzocorona. Ciò nonostante, i cartellini sorridono meritoriamente a quest'ultimo al termine dei 25', con un verdetto unanime (48-46, 48-46, 48-46) apparso pienamente condivisibile per quanto visto nella nottata di sabato.
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