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, 17 Ottobre 2021

Considerazioni sparse post Udinese-Bologna (1-1)


Un pareggio già scritto alla vigilia, anche se il bicchiere è mezzo pieno per l'Udinese, mezzo vuoto per il Bologna.


- In una Dacia Arena illuminata da un sole autunnale, va in scena un incontro che non regala troppi spunti, perché le due squadre viaggiano a velocità ridotta e il ritmo non si alza mai se non a volate. Ne esce un pareggio che propende verso Udine, non fosse per il fatto che i friulani hanno giocato quasi un'ora di gara in dieci uomini e resistendo hanno preso un punto importante;

- Il match nel primo lato vive su binari sempre spezzettati, dovuti a ripetuti fischi arbitrali e all'eccessiva severità del direttore di gara. Così la prima frazione vive di fiammate, con il Bologna pungente in fase di transizione, grazie agli scambi fra Svanberg-Barrow-Arnautovic. Proprio il gambiano fa volare Silvestri con una grande conclusione da fuori, poi l'estremo difensore ex Hellas è attento su Soriano. Verso il crepuscolare della prima frazione ecco l'evento che potrebbe scombussolare il match: espulsione di Pereyra per doppio giallo;

- Nella ripresa le squadre potrebbero smettere di studiarsi e infatti c'è maggiore spettacolo. I felsinei, senza spingere così forte ma accelerando un pelo le manovre di gioco, vanno avanti grazie al sigillo di Barrow che da posizione defilata coglie impreparato Silvestri sul suo palo. Ma da lì il portierone dei friulani si esibisce in una serie di respinte notevoli. L'Udinese si aggrappa ai due attaccanti Beto-Deulofeu, autori di una gara encomiabile, e su un traversone subdolo proprio il portoghese di testa fa 1-1 (Skorupski troppo teatrale nell'uscita e sul possibile tocco di Becao);

- La squadra di Gotti deve ripartire dal secondo tempo. Non si è vista la differenza numerica degli uomini in campo e non aver perso è segnale di mentalità solida in ottica futura per salvarsi facilmente. Beto si sta rivelando un ottimo centravanti, abile anche a portare palla oltre ad avere un gran fisico. Deulofeu se sta bene è un rebus per tutte le difese avversarie e solo il palo gli ha negato la gioia. Inoltre Silvestri alle latitudini udinesi fa una differenza enorme. Non continuano a convincerci Walace davanti la difesa e Udogie, troppo timido, oltre a un Pereyra in giornata no;

- Il Bologna comunque guadagna un punto esterno, positivo perché nelle ultime due esterne aveva incassato dieci gol, negativo se si pensa che era in vantaggio e sopra di un uomo fino a dieci minuti dalla conclusione. La difesa a tre ha fatto bene, con i giovani Theate e Binks sugli scudi. Poi francamente non abbiamo capito i cambi di Mihajlovic, che ha tolto i due centrali difensivi inserendo Medel e Skov Olsen. Il danese è entrato molle e tante volte ha sbagliato il tocco decisivo. Bene Barrow, ancora in rete, Arnautovic ottime sponde e visione di gioco, tuttavia manca il killer instinct.

  • Carlo Cecino, giovane trevigiano di belle speranze. Nato il 18/05/1994 durante la meravigliosa notte di Atene, col Milan che sculacciava il Barcellona di Cruijff, si appassiona fin dal primo ciuccio allo sport. Segue con fervore il basket, con i San Antonio Spurs in cima alle ricerche. Entrare nel mondo giornalistico sportivo è il sogno, ma anche diventare il magazziniere dello spogliatoio dei New York Knicks non sarebbe male. Gli idoli sono Valerio Fiori e DeShawn Stevenson, oltre a Federer, leggenda vivente del tennis.

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