Considerazioni sparse post Salernitana-Genoa (1-0)
Prima, meritata, vittoria, per gli ex chiudi-fila del campionato; decisivi l'ingresso di Djuric e una parata-kamikaze di Belec.
- Non un gran ritmo nella prima frazione di gara né grande calcio, ad eccezione di quello rifilato da Cedric Gondo al capitan rossoblú Mimmo Criscito. Tanta la corsa e le palle alte, radi i lapilli di bellezza;
- Intensità maggiore nella ripresa, soprattutto grazie alla grinta granata: bello veder una cittá carica soffiare a interi polmoni il pallone dentro il sacco dei genoani. Sono i primi punti punti meritati per la squadra di Castori ed è giusto che siano arrivati tra le mura domestiche;
- Capitolo Genoa: Cambiaso, Bianchi, Rovella, Kallon sono giovani interessanti e Ballardini - lo sappiamo - un vecchio capitano di ventura. L'augurio é che la nuova proprietá americana lo lasci lavorare in pace: é la persona che serve in questo periodo di transizione;
- Capitolo Salernitana: FR7 > CR7. Il francese non gira ancora al massimo ma mette la sua classe immensa al servizio dei compagni; non pretende che gli altri siano alla sua altezza ma si mette a disposizione e li aiuta a tirar fuori il meglio: maieutico. E che pressing in fase di palla scoperta, che voglia, che cuore. Bene anche Djuric e Kastanos che confezionano il gol vittoria;
- Prima vittoria in campionato, aggancio al trenino del disagio-salvezza e due offerte per la cessione in fase di trattativa: é dolce la chiosa di questo primo, sofferto, tratto di cammino granata in massima serie.
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