Considerazioni sparse post Sampdoria-Napoli (0-4)
Dopo Udine il treno in corsa che è diventato il Napoli travolge anche una buona Sampdoria, che regge un tempo ma poi si arrende alla squadra più in forma del momento.
- Un bel primo tempo, con due squadre che si affrontano a viso aperto non risparmiando colpi su colpi: numeri alla mano meglio la Samp, che dopo i primi 45 ha tirato di più in porta e ha tenuto di più il pallone, frenata da un ottimo Ospina;
- Il problema per la banda di D'Aversa è che, dall'altro lato, il Napoli gioca altrettanto bene ma soprattutto non sbaglia nulla. Quasi nulla: Osimhen avrebbe potuto rendere ancor più rotondo il tabellino già nella prima frazione;
- Nel secondo gli azzurri (oggi in maglia rossa) semplicemente dilagano: troppo superiori in ogni porzione di campo, troppo brillanti fisicamente perché la Samp possa opporre alcuna resistenza, se non qualche estemporanea giocata di un Candreva in buona forma;
- Sì Osimhen e Ospina sono stati decisivi, Fabian e Zielinski hanno mostrato di avere il piede caldo e Insigne disegna calcio pur senza far gol: ma che giocatore è Anguissa? Decisamente l'anello mancante a una squadra che, senza di lui, ne perde davvero tanto in dinamismo. La sua pressione sul primo possesso Samp è stata fondamentale per più di un gol oggi;
- È prestissimo per trarre conclusioni, come lo era tre giorni fa a Udine: questo Napoli però è esuberante come nessun altro finora. Zitti zitti i partenopei lanciano il guanto di sfida, mostrando i muscoli a tutte le altre. Finché la corsa degli azzurri non si ferma, ogni entusiasmo è giustificato.
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