Considerazioni sparse post Spezia-Juventus (2-3)
La Juve si ribella al suo destino.
- La Juve si ribella al suo destino e acciuffa per i capelli lo Spezia e forse tutto il suo campionato, chissà. Una vittoria che in anni passati sarebbe stata routine, oggi diventa acqua nel deserto per una squadra ancora malata, ma che oggi riesce finalmente a trovare il palliativo del risultato;
- Si è parlato tanto della coesistenza in questa Juve della vecchia guardia e dei giovani, una convivenza difficile in campo ma che a tratti sembra portare dietro incomprensioni anche umane. Oggi la Juve la prende per le spalle la nuova guardia, in uno spirito di insurrezione quasi disperato e furioso. Nei 20 minuti circa che passano tra il 2-1 di Antiste e il 2-3 di De Ligt, la furia cieca di Federico Chiesa ha trascinato a mani nude la Juventus, abbattendosi sullo Spezia come Sansone contro i filistei. Deve essere un elemento imprescindibile di questa squadra;
- La ferocia di Chiesa viene accompagnata da un po’ di benevolenza di Eupalla, la dea del calcio che oggi per la prima volta in stagione decide di fare l’occhiolino alla squadra di Allegri. Il piede di Locatelli sul 2-1, ad evitare il terzo gol dello Spezia, acquisce un peso specifico quasi incalcolabile, in un momento della partita in cui la Juve si è trovata faccia a faccia con i suoi demoni, in una roulette russa dagli esiti imprevidibili;
- Lo Spezia ha giocato con serenità ed è andato vicino al colpo grosso. Ad un’organizzazione difensiva encomiabile, sebbene orchestrata da giocatori un po’ modestii, si accompagnano una serie di individualità importanti dalla metà in campo in su, Maggiore in primis, centrocampista destinato a grandi piazze. Bene anche la tecnica di Verde, che peró porta sulla coscienza il gol del 2-2. Amian sulla destra sembra un terzino capace. Antiste ha sofferto tanto, ma che golazo;
- Ci sono ancora tante note negative nella Juventus, a partire dall’amorfismo cronico del centrocampo, su tutti un Bentancur ormai quasi inutilizzabile. Anche McKennie sembra infilato in un tunnel di mediocrità da cui non riesce ad uscire. La nota maggiormente negativa è peró l’ennesima ritirata dopo il vantaggio, culminata in un quarto d’ora finale di tenebre e paure. Era peró solo il momento dei tre punti stasera. Questa vittoria è potenzialmente una delle più pesanti della storia recente bianconeri.
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