Camavinga è il futuro del Real Madrid
Domenica sera, con un gol nel match di Liga contro il Celta Vigo, la stella del 2002 francese ha cominciato a brillare anche nella capitale spagnola.
Non bastava essere il più giovane esordiente nella storia della Ligue 1 (16 anni, 4 mesi e 27 giorni), il giocatore più giovane ad aver debuttato con la nazionale francese dal dopoguerra e il marcatore più precoce nella storia de Les Bleus dal 1914. Eduardo Camavinga, che ora di anni ne ha 18, ha impiegato soltanto sei minuti per trovare il gol con il Real Madrid nel giorno della sua prima presenza con le Merengues. Un tocco ravvicinato che sembra essere l'inizio migliore di una favola cominciata già al momento della firma sul contratto con gli spagnoli.
Rivoluzione
Se l'ultimo mercato del Real fosse riassumibile in più quadri, l'artista non potrebbe essere altro che francese. Prima il dipinto dell'addio di Varane direzione Manchester, poi il tentativo di raffigurare in maglia bianca Kylian Mbappé, fenomeno del Psg in scadenza di contratto nel 2022. Infine, il capolavoro Eduardo Camavinga. Perché se per il '98 parigino il muro francese eretto dallo sceicco Al-Khelaïfi si è rivelato impossibile da valicare, il talentino classe 2002 si è invece trasformato nel grande botto della campagna acquisti madridista. Un acquisto definito a sorpresa da tanti addetti ai lavori ma che sembra quasi dare ufficialmente inizio ad una nuova era "green" in casa Real, da tempo interessata al gioiello cresciuto nel Fougeres e pronta ora a puntare su tante promesse del calcio europeo.
Come in una specie di trasposizione sul campo dell'opera di rifacimento del Santiago Bernabeu, infatti, le Merengues si stanno essenzialmente preparando a ringiovanire la propria ossatura. Una mossa certificata dai 31 milioni di euro più bonus investiti sul diciottenne nato in Angola da genitori congolesi e trasferitosi in Francia all'età di due anni. Una cifra importante per chi, ieri sera, ha già cominciato a dimostrare il proprio valore.
Presente e futuro
Nel match contro il Celta Vigo, Carlo Ancelotti ha schierato i Blancos con un classico 4-4-2. Modric e Casemiro in mezzo al campo, Valverde e Vinicius sugli esterni e la coppia Benzema-Hazard a chiudere l'undici titolare. Al 66', è stato proprio il belga a far posto a Camavinga, riuscito a mettere immediatamente la firma sulla gara tra gli applausi di uno stadio tornato finalmente ad accogliere i suoi tifosi. Poi, al 72', l'inaspettato. Tiro di Modric respinto da e tap-in vincente di Camavinga per il momentaneo 4-2. In una sola azione, il presente e il futuro del Real.
Secondo quanto riportato dalla piattaforma WhoScored, contro il Celta Camavinga ha effettuato un totale di 28 passaggi, completandone con successo l'89,3%. Un dato che, sebbene ristretto ai 24 minuti disputati al Bernabeu, riassume già in parte le qualità del giovane francese. Capace di ricoprire anche la posizione di mezzala, il 2002 è un giocatore elegante, bravo a incaricarsi con dinamismo e tecnica della gestione della manovra e a distribuire palloni precisi col mancino. Nella scorsa stagione, il talento francese ha occupato la posizione di centrocampista centrale in 35 occasioni, agendo solitamente accanto a Nzonzi nel 4-3-3 del tecnico Julien Stéphan e rimpiazzando l'ex Roma in quattro delle 88 gare totali disputate in carriera dal giovane in maglia Rennes. Statistiche che sembrano di per sé offrire opzioni di qualità nel centrocampo marziano del Real di Ancelotti pronto ad affrontare anche quest'anno le fatiche di Champions, Copa del Re e campionato.
Da record
"Predestinato: destinare in precedenza, in anticipo; prestabilire qualcosa molto tempo prima che avvenga". Osservando i dati riportati da Transfermarkt relativi al piccolo-nuovo Galactico, il termine predestinato spiegato dalla Treccani sembra assumere un chiaro valore. Non nell'accezione calcistica del termine, spesso impiegato in maniera ossessiva per riferirsi a talenti in via d'esplosione. Ma in quello letterale. Perché nel caso di Camavinga sembra quasi fin troppo facile prevedere il ruolo centrale che il centrocampista diciottenne potrebbe ritagliarsi nel club spagnolo.
All'età di 18 anni, due mesi e sette giorni, Eduardo è il secondo giocatore più giovane della storia della Ligue 1 ad aver raggiunto le 50 presenze nella massima serie francese. Ma non solo. Nella scorsa stagione è stato il nono Under 21 - e il primo 2002 - più impiegato in campionato, con un totale di 2.418 minuti giocati. Numeri che consegnano a Florentino Perez e al Real un giocatore al quale dovrà ovviamente essere concesso il tempo di ambientarsi nella nuova realtà madridista e continuare a crescere all'ombra di tanti campioni. I presupposti, in fondo, ci sono tutti.
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