Considerazioni sparse post Roma-Sassuolo (2-1)
Anche la bistrattata Serie A sa offrire match pirotecnici.
- Se vi foste persi questo posticipo il consiglio è di recuperarlo, almeno dal minuto 57’. Da quel momento vedrete un solo gol, ma i vostri occhi saranno riempiti da una miriade di giocate, occasioni clamorose e ribaltamenti di fronte, con un palo a testa e una rete annullata al 95’ a condire il tutto;
- Paradossalmente, il match è abbastanza bloccato per quasi un’ora: la Roma la sblocca al tramonto del primo tempo con un astuto inserimento di Cristante su punizione di Pellegrini e sembra volersi limitare a gestire, mentre il Sassuolo fa girare bene il pallone ma manca di sostanza davanti. Il pari di Djuricic fa saltare il tappo alla partita e dà il via ai fuochi d’artificio. La Roma reagisce con veemenza a caccia dei tre punti e per 3 volte Pellegrini con altrettante grandi giocate va a un passo dal gol. I neroverdi vedono gli spazi per centrare l’impresa e li cavalcano, ma prima Berardi e poi Boga si fanno ipnotizzare a tu per tu contro Rui Patricio;
- Alla fine la decide il subentrato El Sharaawy al 91’ con un tiro a giro volto a contestare il copyright di Lorenzo Insigne. Con il brivido del gol annullato a Scamacca all’ultimo secondo, Jose Mourinho può festeggiare la sua panchina numero mille, nonché la quinta vittoria in altrettanti match alla guida della Roma. Il primo step -quello di restituire fiducia a squadra e ambiente- lo ha centrato, adesso arriverà la parte più difficile, ricercare quella continuità quasi sempre latitante da queste parti.
-Il Sassuolo ha mantenuto l’ossatura e molti dei principi della gestione di De Zerbi, ma con Dionisi la squadra sembra diretta verso un approccio meno cerebrale e più verticale, e lo si vede soprattutto con l’ingresso di Scamacca nella ripresa. Con la cessione di Locatelli, è Maxime Lopes a dettare i tempi, mentre il suo partner Frattesi gioca una gran partita da centrocampista box to box, piena di pericolosi inserimenti nell’area avversaria. I neroverdi escono con zero punti dopo aver assaporato l’impresa (che non avrebbero affatto rubato), ma si confermano una realtà da applausi, che continua a proporre un calcio evoluto e frizzante a prescindere dall’avversaria di turno.
-Tra i singoli, gran prova dei due ex Frattesi e Scamacca, con Boga che si accende a intermittenza ma quando lo fa è incontenibile. Altra conferma per Bryan Cristante: dalle sue verticalizzazioni e capacità di saltare un tempo di gioco passano molte dei capovolgimenti pericolosi della Roma. Grande reazione anche di Pellegrini, a cui manca solo il gol, mentre Zaniolo resta nell’ombra e Abraham (ennesimo palo a parte) non incide. Ottimo l’impatto di El Sharaawy e Shomurodov: per il futuro sarà fondamentale allungare sempre di più le rotazioni e le opzioni a gara in corso.
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