Considerazioni sparse post Napoli-Juventus (2-1)
La Juventus non smette di farsi gol da sola
- Il Napoli approfitta dei regali di una Juventus di cartapesta e prende tre punti di platino che caricano le batterie a mille. La Juve è lontana 8 punti dai partenopei dopo 3 partite. Un disastro inimmaginabile;
- La Juve si fa comandare dai momenti della partita. Non ha alcun potere, è inerme davanti al corso degli eventi, positivi e negativi. Il labiale rubato a Chiellini durante Juve Empoli (“non è una squadra”) ha molto di vero. I bianconeri partono malissimo ed entrono in campo con paura. La follia di Manolas apre poi all’improvviso la partita verso i binari preferiti di Allegri. La Juve si abbassa, gioca con attenzione la sua partita. Il Napoli si innervosisce, Chiellini ruggisce, le occasioni da gol latitano. Per un po’ sembrava di essere tornati nel 2017. Poi l’errore, ennesimo, di Szczęsny. La Juve perde il controllo, si terrorizza, scompare dal campo, il Napoli prende fiducia. L’ inconcepibile assurditá di Kean, da taglio dello stipendio, chiude la contesa e mette fine a una partita in balia delle onde;
- Szczęsny è un problema. È facile sostenere che con un portiere diverso la Juventus avrebbe oggi già almeno tre punti in più. L’errore di oggi è di una gravità incalcolabile. Il tiro di Insigne sarebbe stato parato senza tuffarsi dal 95% dei portieri che vanno dalla Serie A alla Serie D. Senza quell’errore, la sensazione era che la Juve oggi aveva la determinazione giusta per portare a casa lo 0-1. Da lì invece, si apre il baratro, esattamente come a Udine. Nessuna squadra puó permettersi un portiere mentalmente debole e insicuro, tanto meno questa Juventus. Da martedì è necessario lanciare Perin;
-Il Napoli ha giocato un’ottima partita, con qualche pausa di troppo ma condita da un secondo tempo di intensità eccellente. Ingarbugliato nel primo tempo, nella ripresa prima di farsi male, Lorenzo Insigne ha preso la partita in mano confermando un’altra volta il salto di qualità definitivo compiuto lo scorso anno e consacrato durante l’Europeo. Parliamo di un top player. Prestazione fisicamente importante, di una rosa sempre più profonda di quanto possa sembrare. Gli ingressi di giocatori di livello come Petagna, Zielinski, Ounas, Lozano lo dimostrano. Debutto sensazionale di Anguissa (sempre che non fosse ancora Bakayoko) davanti la difesa, un carrarmato;
- Un punto dopo tre giornate. Inutile aggiungere altro. La Juventus non è fortunata e oggi le assenze dei sudamericani hanno fortemente indirizzato la partita. Se peró Allegri non trova giustamente alibi, è giusto non trovarli nemmeno da parte nostra. Anche le note positive di questo pomeriggio, (l’ottimo primo tempo di Locatelli, i segnali più che positivi di Pellegrini prima di cedere ai crampi) svaniscono nel disastro finale. Spalletti intanto è il comandante di una nave affidabile che sembra procedere a velocitá di crociera. Il Napoli gioca a ritimi alti e ha tanti giocatori maturi e pronti a vincere qualcosa di grande. Questa vittoria dà autostima e potrebbe essere il primo mattone verso qualcosa di importante.
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