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, 23 Agosto 2021

Considerazioni sparse post Cagliari-Spezia (2-2)


Lo Spezia con le idee, il Cagliari con il carattere: pareggio giusto ma che lascia indicazioni opposte ai due allenatori.


- Lo Spezia, con la sua freschezza atletica, il suo entusiasmo e la sua spensieratezza, si mangia il Cagliari per quasi mezz’ora. I padroni di casa non riescono mai ad eludere il pressing intenso e organizzato dei liguri, e accusano il colpo quando Gyasi trova il colpo da biliardo dello 0-1;

- La reazione dei rossoblù è più di nervi che non frutto di un particolare impianto di gioco. Se è vero che la prima giornata è puro calcio d’agosto, deve comunque suonare qualche campanello d’allarme per Semplici: troppa fretta, poca precisione, al netto di tanto cuore. Perdere Nàndez, questo Nàndez, non aiuterebbe certamente una squadra apparsa in per larghi tratti in difficoltà;

- Lo Spezia può recriminare perché giunge in Sardegna in situazione di estrema emergenza: 16 convocati, di cui tre portieri e il 2003 Bertola. Nonostante questo, Thiago Motta sembra essere già riuscito a cucire le sue idee addosso agli effettivi a sua disposizione. Qualità nel palleggio, pressing disperato ed una condizione fisica invidiabile; nel finale, infatti, sono i bianchi ad andare più vicini al colpaccio;

- I sardi si aggrappano al loro capitano, nonché uomo di maggior classe. È João Pedro a suonare la carica con una doppietta pesantissima e nove tiri di cui otto nello specchio. Viste le polveri bagnate dei compagni di reparto, dovrà essere lui il top scorer del Cagliari, ed ha iniziato alla grande. Nello Spezia, difficile fare nomi. Gli spezzini Bastoni e Maggiore, però, dettano i tempi della pressione e organizzano le mortifere ripartenze degli ospiti: identità e qualità.

- Dal mercato, Thiago Motta aspetta un vero bomber. Si parla di Destro, chissà che non sia l’uomo giusto per trasformare la discreta mole di gioco dello Spezia. Il Cagliari ha bisogno di un centrale di categoria e di colmare gli eventuali buchi lasciati dalle partenze di Simeone e Nàndez.


  • Nasce a Cagliari nel 1991, ovvero mentre al potere c’è El Principe Francescoli. Bartender per professione in omaggio a Fábian O’Neill, malato di fútbol per vocazione. Si sfoga su Ultimo Tango a Cagliari, scrive per Sportellate e Il Calcio Latino.

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