Considerazioni sparse post Udinese-Juventus (2-2)

La Juve deve ancora crescere.

- La Juve pasticcia e butta via tre punti già in cassaforte, tra sfortuna e errori individuali. La spalla di Ronaldo in fuorigioco nel finale toglie il lieto fine in perfetto stile allegriano. L’Udinese senza De Paul funziona ancora;

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- Dopo un primo tempo di assoluto controllo, con un maestoso Dybala in cabina di regia, la Juve subisce l’aggressività dell’Udinese nella ripresa e concede tanti metri. Un classico del calcio essenziale di Allegri, ma oggi la variante Szczęsny ha scombussulato le carte. Due errori individuali sciagurati e banali di un portiere solitamente iper affidabile, regalano due gol ai friuliani, che rischiano anche di vincerla;

- Ci sono diverse note positive nella Juve e il risultato finale non deve farle dimenticare. Dybala ha giocato la miglior partita da probabilmente un anno a questa parte. Lo stesso potrebbe dirsi per Bentancur che dopo un anno di vuoto nel calcio di Pirlo sembra aver ritrovato una verve dimenticata. Ronaldo parte misteriosamente dalla panchina (Sky parla di una richiesta di cessione), entra camminando ma alla fine l’aveva risolta a modo suo. Nessuno peró puó essere costretto a rimanere alla Juventus. Se vuole dare un apporto a questo gruppo deve mettersi a disposizione, come tutti. Questi dieci giorni di mercato, dove non ha vere offerte, saranno lentissimi. Ovviamente è meglio averlo, ma la sensazione è che si potrebbe anche farne a meno;

- L’Udinese di Gotti senza De Paul è uno dei più grandi interrogativi del campionato. Il primo crash test è andato bene. Pereyra ha la personalità e la qualità per raccogliere l’eredità dell’ex numero 10. Partita sublime. Anche il nuovo numero 10, Deloufeu, ha numeri importanti in tasca. Di fatto il suo ingresso ha spaccato la partita. Il problema atavico dell’assenza di una punta vera non sembra ancora risolvibile. La primissima sensazione peró è che questo gruppo non rischierà di retrocedere, a meno di stravolgimenti clamorosi;

- A referto la Juve mette anche due pali, uno di Morata (non in grande forma) e uno di Bentancur. Nel complesso oggi non è lunare parlare di sfortuna per la squadra di Allegri. Eppure, per un gruppo che per anni ha rifiutato il concetto di fortuna e sfortuna, sapendo plasmare sempre la realtà alla sua volontà, una partita così getta qualche ombra sinistra e porta qualche piccola vibrazione negativa. C’è tutto il tempo per cancellarle e per dimostrare che è stato solo un incidente. I margini di miglioramento sono importanti.