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, 14 Luglio 2021

Considerazioni sparse sul sorteggio del calendario della Serie A 2021-2022


L'entrée è finalmente servita, anche se per il piatto forte dovremo aspettare il 22 agosto: la Serie A inizia in questo modo a scaldare i motori, facendoci venire l'acquolina in bocca.


- Inzaghi a raccogliere la pesante eredità di Conte, Allegri a riprendersi ciò che è suo, Mourinho e Sarri a conquistare la città dei gladiatori, Spalletti a rimettere insieme i cocci di due anni rovinosi, Pioli e Gasperini ancora lì al loro posto, sognando l'ultimo passetto in avanti: sono solo alcuni dei temi caldi che ci attendono per il prossimo campionato di Serie A. Un torneo che, speriamo, rivedrà gli stadi riempirsi di gente e colorarsi di bandiere, torce e sciarpe: dopo aver rivissuto la magia delle arene piene in questo Europeo, ritornare ai monumenti vuoti di plastica della scorsa stagione sarebbe davvero crudele per gli amanti dello sport;

- La compilazione dei calendari arriva nel momento giusto: appena passata la sbornia (chi voglio prendere in giro? Non passerà mai. IT'S COMING ROME!) per la vittoria degli Europei, non dobbiamo passare nessun momento privo di calcio, per cui già siamo qui, pronti ad analizzare le tappe del lungo viaggio che ci porterà, a fine maggio, a incoronare la squadra campione d'Italia. Perché sì, prima o poi vanno affrontate tutte (come recita il mantra ripetuto a memoria dagli addetti ai lavori in queste circostanze), ma sapere come si incastrano le gare, magari facendo già un piantino preventivo, è il sale del calcio estivo, chiacchierato sotto l'ombrellone, in attesa che la festa cominci;

- A proposito di incastri: stavolta sarà più difficile farli, vista la curiosa novità che caratterizza la compilazione dei calendari da questa stagione. Sullo stile della Premier League in primis, anche in Serie A quest'anno il calendario sarà asimmetrico: banalmente, la prima giornata di campionato non coinciderà con la ventesima, ovvero la prima di ritorno, per cui l'ordine delle partite sarà completamente randomico. Non solo: anche le gare all'interno della singola giornata non saranno le stesse fra turno d'andata e quello di ritorno. Con risvolti quantomeno interessanti: ad esempio, se alla nona giornata ci sono sia Inter-Juventus che Roma-Napoli, le rispettive gare di ritorno non si disputeranno nello stesso turno, bensì la prima alla 31ª giornata, mentre i giallorossi scenderanno in campo al Maradona solo due turni più tardi. La novità, pensata per spalmare meglio le partite e aumentare l'imprevedibilità delle stesse, mi lascia con un grosso boh: l'unico vero, decisivo impatto, è solo sul fantacalcio, visto che è diventato semi-inutile studiare gli incroci per i portieri. Per quanto riguarda il campo vero però, giudizio sospeso fino a fine torneo;

- Già detto della nona giornata, veniamo alle date da cerchiare in rosso col calendario: alla terza spiccano Juventus-Napoli e Milan-Lazio, alla quarta Juventus-Milan, mentre per il primo derby bisogna attendere la sesta, con la sfida fra Roma e Lazio, seguita dalla stracittadina piemontese solo sette giorni dopo. Bisogna invece attendere la 12ª per il derby della madonnina e addirittura la 17ª per quello della lanterna. Neppure in coda mancano incroci infuocati: in particolare, non vediamo l'ora di vedere la Juventus giocarsi il tutto per tutto nelle ultime due contro l'ex Sarri e gli acerrimi rivali viola, mentre alla 36ª va in scena una nuova occasione di confermare il grande classico della fatal Verona per i colori rossoneri;

- E quindi, chi ne esce meglio da questo calendario: l'inizio del Milan di certo non è dei più semplici, visto che a inizio ottobre avrà già affrontato tre belle prove contro Lazio, Juventus e Atalanta. A far compagnia ai rossoneri ci sono proprio i bianconeri, che dopo un inizio blando con Udinese ed Empoli avrà Napoli in trasferta e Milan in casa. Sorride invece l'Inter, attesa solo alla sesta dal suo primo crash-test, quando ospiterà al Meazza l'agguerritissima Atalanta. Ovviamente attendendo sempre il campo, giudice supremo che può sempre ribaltare le chiacchiere generate in una caldissima serata di luglio.

  • Nato per puro caso a Caserta nel novembre 1992, si sente napoletano verace e convinto tifoso azzurro. Studia Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II", inizialmente per trovare una "cura" alla "malattia" che lo affligge sin da bambino: il calcio. Non trovandola però, se ne fa una ragione e opta per una "terapia conservativa", decidendo di iniziare a scrivere di calcio e raccontarne le numerose storie. Crede fortemente nel divino, specie se ha il codino.

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