Considerazioni sparse post 11a puntata di "Una Pezza di Lundini"
Nuova puntata della Pezza che ci obbliga ad aprire l'account Instagram "Le bimbe della Fanelli".
- Undicesima puntata di "Una Pezza di Lundini" che potremmo definire Fanelli-centrica. L'episodio è infatti da ricordare non tanto per le interviste, nessuna delle due particolarmente memorabile, soprattutto la seconda, ma per la presenza costante della nostra Emanuela che libera tutta la sua poliedrica comicità, preannunciandoci a buon diritto di "preparare i pannoloni". Altro protagonista è poi Alessandro Gori con le sue schede, proseguendo con la nuova versione del suo format arricchito dai litigi con il fratello;
- Come detto, in questa puntata il focus è posto sulle gag in studio della Fanelli che, per tutta la durata del programma, ci regala un altro grande momento di critica nei confronti del palinsesto Rai. Infatti, se nell'ottava puntata avevamo assistito allo stereotipo della narrazione epica delle piccole realtà italiane, come Castelluccio Viterno, martedì sera lo show di Lundini ha voluto porre l'accento sull'imbarazzo che creano gli intermezzi comici dei programmi Rai, nella fattispecie i "collegamenti" video con le imitazioni di celebrità o personaggi che vorrebbero essere comici. Non possiamo quindi non pensare a "Quelli che il calcio", dove Mia Ceran e Luca&Paolo mettono in scena questi teatrini, durante i quali fingono interviste con ospiti sportivi o maschere iperstereotipate, costretti a seguire il copione per poter innescare la gag registrate. E così fa anche Emanuela Fanelli che, con la solita grande ironia che la contraddistingue, porta in scena una casalinga pugliese e l'onorevole Di Pietro, annichilendo questi classici canovacci comici e mostrando come ridere a tutto questo risulti davvero un'impresa sfidante;
- Rivolgendo invece lo sguardo agli altri sketch e gag in studio, torna l'angolo intimo del Tenente Carlo Silvestri che ci porta a riflettere sull'importanza che l'acqua ricopre nelle nostre vite: grazie mille come sempre Tenente. Troviamo poi 20 ottimi secondi di Rapone che offrono un bel ribaltamento legato alla solennità dei responsi dei medici e, infine, continua a confermarsi vincente "Diventa ricco con Coletta". Infatti, in questo episodio si assiste ad un'altra grande lectio magistralis di economia, basata sul non banale business model della fatina dei denti. Su quest'ultimo sketch è doveroso fare però una riflessione ulteriore: ormai lo show di Lundini, che volge alla fine della sua seconda stagione, pensavamo avesse fornito un grande spunto di riflessione a parte del pubblico italiano, offrendo un nuovo modo di fare comicità, molto più intelligente e innovativa. Invece, purtroppo, sembra sia valso a poco questo sforzo: come ci segnala lo stesso Valerio Coletta sulle storie del suo profilo Instagram, riportandoci gli screenshot dei commenti da analfabeta funzionale ricevuti sotto al post del suo sketch di settimana scorsa condiviso sui social della Rai. Quanta tristezza;
- Il primo ospite di questa puntata è Silvia Mazzieri, attrice cintura nera di fiction Rai come Braccialetti rossi e Il Paradiso delle Signore. Lundini durante l'intervista riesce magistralmente a ironizzare sui conduttori che, per evidenti motivi della produzione, sono costretti a chiamare ospiti, ai più sconosciuti, solamente per pubblicizzare i prodotti televisivi Rai, e ai quali sono poste sterili domande sulla vita privata, indugiando eccessivamente con complimenti su bellezza e candidezza. Il valore aggiunto di Lundini e degli autori in questa intervista è restituito con un climax ascendente di imbarazzo in cui si sentono in loop in studio tutti i aggettivi di cortesia tanto cari ai presentatori Rai, come "dolcissima", "deliziosa" e "impeccabile";
- In conclusione, la seconda e ultima intervista della puntata ha come ospite J-Ax, storico membro fondatore degli Articolo 31, iconico band hip hop italiana. L'unico passaggio meritevole da segnare è la scheda di Alessandro Gori, veramente divertente, perché purtroppo assistiamo probabilmente alla peggior intervista del programma fino ad ora. La "colpa" per questa realizzazione al di sotto della media è tutta da attribuire all'ospite, il quale riesce a recitare in maniera pessima, quasi impersonificando la parodia di se stesso, e peccando di serietà: è infatti la serietà dell'intervistatore e dell'intervistato che rendono da sempre questo momento del programma davvero speciale e, come piace a noi, surreale
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