Considerazioni sparse post GP di Stiria
Era dal 2019 che Lewis Hamilton non saliva sul gradino più alto del podio per tre volte di fila. Oggi, 27 giugno 2021, questo record viene ritoccato grazie alla seconda vittoria consecutiva di Max Verstappen, semplicemente perfetto alla guida di una vettura, la Red Bull RB16B, altrettanto brillante. In coda la Ferrari ruba la scena e può rammaricarsi di un sabato imperfetto mentre continua il duello personale tra George Russell e la Sfortuna, con netta vittoria della seconda anche in questo GP.
- Pole, vittoria, primo posto in classifica generale consolidato. Il weekend stiriano di Max Verstappen è semplicemente perfetto. Veloce nel giro secco ed essenziale in gara, con una partenza ottima e un passo gara che quest'oggi non aveva davvero eguali. In questo momento è il miglior pilota della F1 a bordo della miglior macchina, una coppia supportata poi da un team che, dopo alcune letture errate a inizio anno, sta limitando sempre di più gli errori, concedendosi pure la possibilità di giocare qualche tiro mancino alla Mercedes;
- In quello che sembra essere il momento migliore della Red Bull e di Verstappen (senza sottovalutare, poi, l'altro "toro" della scuderia inglese, Checo Perez, pure lui in ottima forma), per Hamilton e la Mercedes queste sono gare in cui non resta che limitare i danni. L'inglese ci riesce senza problemi, chiudendo secondo e trovando anche il tempo di piazzare il giro veloce per l'extra-point. C'è gloria anche per Bottas che torna sul podio e, al sabato, batte il compagno di squadra in qualifica, prima di subire la penalità di tre posizioni per via di un incredibile testacoda in pitlane durante le libere. Per il momento le frecce d'argento devono solo attendere che la tempesta perfetta passi in fretta, cercando magari di migliorare una vettura non irreprensibile;
- Occhi sulle Rosse quest'oggi. Dopo una qualifica pessima, la peggiore dell'anno per Leclerc e Sainz, arriva una domenica sontuosa per entrambi e se le posizioni finali non fanno ancora sognare, le prestazioni di entrambi fanno tirare un sospiro di sollievo a chi, questo weekend, stava rivedendo i fantasmi del 2020. Con Sainz costretto a partire 12° e Leclerc coinvolto in uno scontro lieve ma penalizzante con Gasly dopo la prima curva di gara, va dato merito a entrambi i piloti della Scuderia di aver raccolto il massimo risultato possibile e di averlo fatto in maniera spettacolare considerati i tanti e bei sorpassi eseguiti dal duo di Maranello;
- Per buona parte di gara George Russell si trovava all'ottavo posto, in comoda zona punti, grazie a una vettura capace di sostenere un passo gara adeguato e alla classe di un pilota che, veramente, meriterebbe sorti migliori. Diciamo così perché per l'ennesima volta, quando Russell è vicino a un grande risultato, che sia in Williams o in Mercedes, la Dea Bendata gli gioca un brutto scherzo. Il giovane britannico si vede costretto al ritiro, proprio nel weekend in cui la Williams sembrava aver ritrovato un po' di smalto dei bei vecchi tempi;
- Con Gasly fuori dai giochi ci pensa Yuki Tsunoda a tenere alta la bandiera dell'Alpha Tauri grazie a una gara in cui il giapponese si è dimostrato veloce e grintoso. Probabilmente Yuki sa di non aver raccolto il massimo possibile dalle sue prime gare in F1 e le difficoltà "classiche" per un esordiente si sono già fatte sentire tutte. Tsunoda, nonostante ciò, sembra in ripresa e di questo può certamente gioirne l'Alpha Tauri, sfortunata oggi con il ritiro del suo pilota di punta, Gasly appunto, per via della foratura rimediata nel contatto con Leclerc al via.
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