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, 7 Giugno 2021

Guida turistica per l'Europeo itinerante: Budapest


Un tempo la capitale europea del piacere, Budapest è una donna carnale ma raffinata, dove le regali influenze monarchiche dei palazzi si mescolano alla rustiche origini dei suoi abitanti.


Qualche anno fa passeggiavo di notte per una via di Budapest che si chiama Váci Utca. Da dove sono adesso, con i pinnacoli di CityLife che svettano sopra le case di Milano ovest, il richiamo solitario e volgare di questa sirena notturna, l'unica, nella via deserta e svuotata dalla pioggia, mi risuona come qualcosa di anacronistico e fuori dal tempo.

Come allora, la capitale europea del piacere si è ormai ritirata nelle viscere sicure dei night club. E forse non è neanche più una capitale in quel senso. Budapest straripa di bande di italiani in pellegrinaggio, e di regali monumenti in stile Versailles che ne hanno fatto la Parigi dell'Est. Váci Utca è da tempo diventata una via commerciale. Un simulacro orgogliosamente posticcio, dove il turista può riempirsi la pancia beato sui tavolini all'aperto e comprare Budapest in comodi souvenirs portatili che finiranno nei cassetti di gente che non ci è stata. Ma nonostante un'identità a tratti fittizia, la città è ancora incredibilmente bella. In mezzo scorre il fiume, quel Danubio che divide la città in Buda e Pest e tutto intorno a questo fiume è intriso di magia. A quest'ora, mentre Milano dorme un sonno vigile e angosciato, immagino ancora anacronistiche sirene, inadeguate ai tempi, che chiamano ancora il külföldi per la via, con l'aria maliziosa e distaccata di chi saprebbe dire cos'è un saggio sulla solitudine.

Budapest Szimpla Kert
Uno dei bizzarri interni dello Szimpla Kert

COSA MANGIARE A BUDAPEST

Vogliamo passare al bere? Forse sarebbe meglio. Ma sapendo che un buon fondo è la chiave per non imbarcare acqua al proprio vascello, allora forse Budapest non è poi così male. Pörkölt, Gulyas, Gulasch. Spezzatino in ogni salsa, lunghe cotture, robusti sentori di spezie. Una cucina degna dei suoi fondatori, ruvidi pastori a cavallo delle pianure.

Da innaffiare successivamente con generose quantità di birra o di vino Tokaj locale, magari allo SZIMPLA KERT, pub vissuto, per metà senza tetto, uno dei migliori che ricordo per gestione dello spazio e originalità dell'arredo. Così, anche la birra locale si fa apprezzare.

UN MONUMENTO A BUDAPEST (MA PRIMA...)

Il monumento arriva a questo punto della guida. Prima spazio alla carne, perchè Budapest è una città carnale anche se molto raffinata. E già che ci siamo, perchè non tirare in ballo le terme di Budapest, fumose piscine del benessere dove sguazzare placidi, circondati da magniloquenti edifici rococò.

Sesso e salute, due miraggi occidentali che sfuggono sempre più altrove per costi e retaggio culturale.

Budapest Terme

IL MONUMENTO

Dal Bastione dei Pescatori, situato nella Città Alta (cioè Buda), si può contemplare dall'alto Pest e il Danubio, con visivo godimento e perchè no, con una punta di superiorità monarchica. É il punto panoramico migliore della città.

Budapest Bastione Pescatori
L'altamente instagrammabile "Bastione dei Pescatori"

L'ARENA

La Puskás Aréna, dedicata al leggendario calciatore ungherese, è un 5 stelle degli stadi (ma per i sistemi UEFA e FIFA le stelle sono al massimo 4). Costruito a Budapest in soli due anni, tra il 2017 e il 2019, è uno stadio dal design accattivante e teatrale. Costato ben circa 600 milioni di euro, più dell'Emirates o dell'Allianz Arena, può contenere fino a 61.000 spettatori. Il 24 settembre 2020 ha ospitato la Supercoppa Europea vinta dal Bayern Monaco sul Siviglia, il match che ha inaugurato le nostre "considerazioni sparse" in forma di articolo.

Ospiterà la finale di Europa League 2022.

LE GARE IN PROGRAMMA

Proprio la Puskás Aréna ospiterà i primi due match dell'Ungheria, che giocherà si in casa, ma con due ospiti "sgraditi" ed ostici come Francia e Portogallo. Poi sarà la volta di queste stesse due squadre, opposte l'una all'altra. Infine, l'ultimo match ospitato a Budapest sarà un'incognita in base ai risultati dei gironi.

Budapest Puskas Arena
L'ambiziosa e teatrale Puskás Aréna

  • Nato il 01/01/1996 chiedendosi perché tutti gli facessero gli auguri. Di buon anno. Cremonese di nascita, milanese d’istruzione. Laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità e Master in Arti e Mestieri del Racconto, tutto in IULM. Creativo da tastiera. Scrittore, ex-tennista, cinemaniaco. Segue uno stile ma non la moda. Ama la letteratura americana, la montagna e i fumetti di Corto Maltese.

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