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, 6 Giugno 2021

Considerazioni sparse post Armani Jeans Milano-Virtus Segafredo Bologna, gara 1 (77-83)


Il grande epilogo è finalmente arrivato. Milano e Bologna si ritrovano in finale tra sfottò e ricorsi storici per conquistare uno scudetto tutt’altro che disprezzato dalle parti.


- Chi pensa che l’Olimpia e la Virtus giudichino come “contentino” la conquista tricolore è completamente fuori strada. Nonostante entrambe abbiano visto sfumare i rispettivi obiettivi (le finali di Eurolega ed Eurocup), le due squadre hanno messo in campo un furore agonistico di livello. E probabilmente vedremo volare anche qualche parolina tra i giocatori, che male allo spettacolo non fa;

- Bologna, al quarto tentativo, batte Milano nella stagione corrente e lo fa con un’eccellente prova di squadra (netta la superiorità alla voce assist). La coralità può e deve essere l’arma in più a disposizione della squadra di Djordjevic, al cospetto di un’Olimpia con qualche stella offuscata e senza soluzioni d’emergenza estratte dal cilindro;

- La compagine di Messina accusa la pessima serata dei suoi frombolieri. Punter e Shields chiudono con un bottino in coppia di appena 19 punti e soprattutto con un pessimo 4/19 dal campo. Con un Delaney offuscato, bisognerà capire se ci sarà spazio nelle rotazioni per concedere un po’ di fiato ai due giocatori che maggiormente hanno determinato le fortune meneghine;

- La Virtus costruisce la vittoria soprattutto nei primi due quarti e mezzo, quando riesce a trovare ottime risorse dalla panchina, Abass e Alibegovic su tutti. Gamble e Hunter si sono sposati alla perfezione, scambiandosi per una volta i ruoli: prolifico il primo e tattico il secondo nel momento di massima difficoltà. Rimane invece il mistero sul non-utilizzo di Adams nelle rotazioni del tecnico serbo;

- Gara-2 di lunedì sarà completamente un’altra storia. Milano è praticamente spalle al muro e avrà bisogno di un inizio aggressivo. Bologna commetterebbe invece un grave peccato a pensare di aver già centrato l’obiettivo, ossia vincere una delle prime due gare. E allora mettiamoci comodi, le Finals LBA sono solo cominciate.

  • Milanese classe 1995, laureato in Marketing e Comunicazione sportiva presso l'Università IULM di Milano. Nei weekend sguazza nel torbido del calcio giovanile e del basket minors lombardo. Tifoso di talmente tante squadre che è difficile vederlo col broncio al lunedì mattina. I suoi idoli? Riccardo Cucchi e Jarno Trulli.

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