Considerazioni sparse pre Roland Garros 2021
Al via il secondo slam stagionale, con un tabellone decisamente sbilanciato. Nadal, Djokovic e Federer nella stessa metà di tabellone, dove son finiti anche quasi tutti gli italiani, non fortunatissimi nel sorteggio.
- Dal 2009, anno in cui vinse Federer contro Soderling, in finale a Parigi c'è sempre stato uno tra Nadal e Djokovic. In ben tre occasioni si sono affrontati i due nell'ultimo atto, finali tutte vinte da Rafa. I favoriti sono senza ombra di dubbio loro due. Per Nadal non potrebbe essere altrimenti visti gli spaventosi TREDICI titoli e la statua appena inaugarata che lo raffigura mentre colpisce di diritto. Per Novak questo è un torneo a cui è legato da una sorta di maledizione. Vinto solo in una circostanza e luogo di sconfitte roccambolesche che lo hanno ferito nell'orgoglio. Quest'anno però ecco la novità, che spariglia le carte, vista la terza posizione nel ranking di Nadal, entrambi sono nella parte alta del tabellone. Si potrebbero scontrare in una semifinale con il forte sentore di "finale anticipata", ma il percorso di entrambi risulta esser molto più complicato rispetto gli ultimi anni;
- Il tabellone di quest'anno è fortemente sbilanciato, con molti dei migliori giocatori sul rosso nella parte alta, tra questi sfortunatamente ci sono anche molti italiani. Sulla strada verso il 14esimo titolo, Nadal incontrerebbe al terzo turno Lorenzo Sonego: fresco semifinalista di Roma e sconfitto a Parma da Korda, poi vincitore. Lorenzo ha dimostrato nell'ultimo anno e mezzo di poter giocare alla pari con tutti, lottando dal primo all'ultimo punto senza mai tirarsi indietro. Il possibile match contro Rafa consisterebbe nella più faticosa e maestosa battaglia sportiva della sua carriera e nella lotta Sonego si esalta come nessuno. Il vincitore di questo match dovrebbe sfidare, seguendo le teste di serie, uno tra Monfils e Sinner. Jannik non sembra vivere il momento migliore della stagione, anche per un'allergia al polline che non gli lascia scampo. I primi due turni sono da vincere senza concedere set. La sfida con Monfils sarebbe ben più dura, anche se il francese post covid non ha mai brillato. La sfida agli ottavi contro Rafa stuzzica la fantasia di tutti, dopo i due lottatissimi e bellissimi precedenti, in cui Sinner è andato davvero vicino a strappare un set. Mats Wilander, pluricampione slam e ora commentatore per Eurosport, ha lanciato una provocazione: vede qualche chance di vittoria finale per Sinner. Noi la vediamo ancora molto lontano questo momento -Jannik è a solo il primo slam da testa di serie- ma il suo torneo si deciderà in questi due turni incredibilmente ostici, ennesimi esami da superare verso la tesi di laurea...;
- Sempre nella parte alta, ma questa volta sulla strada di Djokovic, ritroviamo Musetti e Berrettini. Musetti al primo turno sfiderà Goffin, testa di serie n.13 ma in questo momento di livello molto più basso. Sfida affascinante, poichè nela scorsa edizione fu proprio Jannik Sinner a sfidare il belga la primo turno, strappazandolo in tre set e poi come ben sappiamo, arrivando fino ai quarti di finale. Non è una partita impossibile per Lorenzo, anzi ci sorprenderemmo di una sconfitta in tre set da parte dell'italiano. Per quanto ha mostrato nelle ultime settimane (il passaggio a vuoto contro Nishioka a Parma vale poco), il tabellone di Lorenzo non lo vede mai nettamente sfavorito, fino all'incrocio con Djokovic negli ottavi. Per Berrettini invece i primi due match sono relativamente semplici, con al terzo turno l'imprevedibile Auger-Auliassime. Numero venti del mondo, il canadese quest'anno sta giocando davvero male e non ha rispettato le alte aspettative di inizio anno, che lo vedevano in lizza per la top ten. E' un giocatore con un talento infinito, che però si perde quasi sempre nell'avanzare dei match. Un match complicato ma da vincere per Matteo, che si presenta da numero nove del mondo e come uno dei papabili outsiders del torneo;
- Nell'ipotetico quarto di finale di Berrettini ci sarebbe niente meno che Roger Federer. Sulla soglia dei quarant'anni, Roger si appresta al suo ultimo Open di Francia, da numero otto del mondo e con solo tre partite nel circuito quest'anno, in cui si sono palesate difficoltà negli spostamenti e nell'impatto con la palla. Non nutre nessuno obiettivo in questo torneo, vuole solo mettere più partite possibili nelle gambe per affrontare al massimo Wimbledon e le Olimpiadi. Risulterebbe davvero un miracolo vederlo giungere fino ai quarti di finale, anche se sulla sua strada l'unico giocatore di spessore è Fritz, solamente numero trenta del mondo. Mai dire mai con Roger in campo;
- Nella parte bassa del tabellone sono tanti i papabili finalisti. Tra tutti i due favoriti risultano Zverev e Tsitsipas, vinciotri entrambi di un 1000 su terra quest'anno. Potrebbero affrontarsi in semifinale e, tabellone alla mano, sembra essere nettamente la sfida più probabile. Per arrivarci, entrambi dovrebbero superare due giocatori per nulla in fiducia. Zverev nel suo quarto avrebbe Thiem, già finalista qui due anni fa, che da inizio anno sembra aver perso del tutto la volontà di lottare su ogni palla. Mentre Tsitsi ha come testa di serie più alta davanti a sè, prima delle semifinali, Medvedev che sulla terra rossa non ha praticamente mai giocato bene, superando pochissime volte anche solo due turni in un torneo. I vari Schwartzman, Karatsev, Rublev, Ruud potrebbero mietere vittime illustri, ma come ha sentenziato l'allenatore di Serena Williams e per molti neo guru del tennis, Patrick Mouratoglou: "L'unica cosa che non sappiamo, quando inizia il Roland Garros ogni anno, è chi sarà sconfitto da Rafa in finale" .
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