Pukki, Litmanen ed il Pesäpallo
Spazio alla matricola guidata da un allenatore-maestro di scuola elementare e dall'attaccante del Norwich Teemu Pukki.
Se non vi siete mai interessati al calcio finlandese o se non vi siete mai chiesti nulla su di esso, avete appena scoperto di avere qualcosa in comune con questo popolo nordico, fiero e di basso profilo, all'apparenza freddo per noi latini che veniamo dal caldo Sud Europa. Che il calcio da quelle parti non fosse proprio lo sport principe era facilmente intuibile. Basti pensare che il risultato più prestigioso raggiunto dalla nazionale in questione è il quarto posto al Torneo Calcistico dei Giochi Olimpici di Stoccolma 1912, quando la Finlandia non esisteva nemmeno, ma era solo un granducato dell'Impero Russo.
Dopo una fugace partecipazione ai Mondiali del 1938, nemmeno negli anni Novanta, periodo nel quale la Nazionale Finlandese, oltre al fenomeno Litmanen campione d'Europa con l'Ajax, schierava ad esempio gente come Sami Hyypiä (centrale difensivo del Liverpool), è riuscita nell'impresa, più volte sfiorata, di accedere alla fase finale di un torneo internazionale.
Nel mio personalissimo immaginario ho sempre associato la Finlandia a tre o quattro figure, prettamente sportive e ad un personaggio storico che da quelle parti è l'eroe nazionale, ovvero il barone Carl Gustaf Emil Mannerheim, comandante delle forze armate finlandesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Uomo tutto di un pezzo di formazione zarista. Capace di stringere un accordo con Hitler per proteggere la Finlandia dall'Unione Sovietica, per poi sfilarsi dall'accordo in dirittura d'arrivo e scendere a patti coi sovietici per scacciare i tedeschi dai territori finlandesi. Capitolo a parte meriterebbe l'incontro di Mannerheim col Führer. Quest'ultimo, arrivato in Finlandia in occasione del settantacinquesimo compleanno del barone con l'obiettivo di convincerlo ad attaccare Leningrado, fece due ore di anticamera coi suoi seguaci per poi vedere le sue proposte rispedite al mittente.
Tornando allo sport, se Litmanen nel calcio rappresenta un'eccezione in una Nazione storicamente povera di talento, lo stesso non si può dire riguardo all'automobilismo, nel quale la Finlandia presenta una tradizione di tutto rispetto. Dalla Formula 1 al Rally (la tappa finlandese del WRC è una delle più belle di tutto il circuito), che da buon ignorante pensavo fosse lo sport nazionale, o al più pensavo lo fosse, che ne so, lo sci di fondo. Niente di più sbagliato. Lo sport nazionale finlandese è il Pesäpallo, una sorta di baseball del quale non starò a spiegarvi le regole perché del baseball mi annoiano anche le regole.
I Finlandesi evidentemente non la pensano come me. Ed infatti lo praticano con grande entusiasmo insieme all'orientamento, disciplina molto diffusa grazie all'infinità di boschi presenti sul territorio. A questi aggiungiamo anche il Mölkky e la Kyykkä. Con dei giochi così divertenti, ma chi vuoi che se lo calcoli il calcio? A parte gli scherzi, pare che il Mölkky abbia spopolato in altri continenti, come USA ed Australia, e dal 2014 si organizzano anche i campionati del mondo. Se siete alla ricerca di una svolta nella vita, fateci un pensierino.
La Rosa
La rosa della Finlandia non spicca per nomi altisonanti. Le speranze sono tutte riposte nella vena realizzativa di Teemu Pukki, al quale toccherà l'arduo compito di non sprecare le occasioni che i suoi compagni saranno in grado di generare. Già il fatto stesso che il CT gli abbia affiancato un'altra punta gli è stato di grande aiuto.
Il punto di forza di questa squadra è senz'altro la compattezza. Il 4-4-2 scelto da Kanerva è semplice ed efficace. Squadra corta, pronta a ripartire. Con avversari che lo permettono non disdegna neanche il possesso palla, teso comunque a cercare la verticalità per mandare in porta il suo attaccante. La solidità ha permesso alla Finlandia di incassare, tutto sommato, pochi gol durante il girone di qualificazione. Pregio che le ha consentito di superare avversari più quotati come Bosnia e Grecia. La maggior debolezza sta nel tasso qualitativo non elevato. E' dura trovare qualcuno che con una giocata possa risolvere un match.
Oltre all'attaccante del Norwich, nomi che ci sentiamo di segnalare sono il portiere Lukáš Hrádecký, in forza al Bayer Leverkusen e la coppia di centrocampo Sparv-Kamara, il primo è il capitano ed anima della squadre ed il secondo gioca agli ordini di Steven Gerrard ai Rangers di Glasgow.
L'Allenatore della storia: Markku Kanerva
L'uomo che ha riscritto la storia del calcio finlandese risponde al nome di Markku Kanerva. Laureato in Scienze dell'Educazione con una specializzazione in matematica, è un ex calciatore arrivato a giocare anche in Nazionale al fianco di Litmanen. Ai calci al pallone ha accompagnato la professione di insegnante di matematica, che ha proseguito una volta ritiratosi dal calcio.
Era già stato CT della Nazionale, dopo aver guidato l'Under 21, per poi continuare da vice sotto Paatelainen e Backe. Il suo modo di allenare è fondato sulla semplicità e sul metodo. Sei moduli di gioco, come il suo predecessore, erano troppi da imparare ed assimilare, a maggior ragione per una squadra che si incontra poche volte l'anno. Il materiale a disposizione non è eccelso paragonato ad altre nazionali, e Kanerva ha subito compreso come si dovesse lavorare sulla mentalità, ancor prima della tattica.
«Dove possiamo essere i migliori al mondo? Nello spirito di gruppo e nel dinamismo che questo va a creare. L’Islanda ha ottenuto grandi risultati in condizioni simili alle nostre e uno dei suoi punti di forza è uno spirito di gruppo eccezionale. Il mio obiettivo è creare quindi un ambiente in cui ci sia fiducia reciproca. Se c’è fiducia, il giocatore ti parlerà dei suoi pensieri e quindi potrai influenzarli. Se un giocatore non si fida, non ti parlerà, e non potrai comprendere i suoi problemi».
Dopo le partite è solito organizzare analisi collettive con i suoi giocatori. Organizza spesso gruppi di discussione su specifici temi e divide i suoi calciatori in coppie per lavori extra campo, al fine di migliorare le connessioni e l'alchimia del gruppo. Molti di loro hanno più volte sottolineato come l'approccio di Kanerva li abbia aiutati a migliorare dentro e fuori dal campo.
Da quelle parti parlano di Rivelution, termine che sta ad indicare la rivoluzione che Kanerva ha portato nel movimento calcistico finlandese. A prescindere da come vada a finire agli Europei, lode a quest'uomo che sta dando un posticino alla Finlandia nella mappa del calcio.
La Stella
Indiscussa stella della Finlandia è Teemu Eino Antero Pukki. Un nome che ormai ci è familiare. Il suo esordio in Premier nella stagione 19/20 gli ha fatto guadagnare una popolarità inaspettata, essendo stato il primo esordiente a realizzare 5 gol nelle prime quattro gare con una tripletta al Newcastle. Il Norwich è comunque retrocesso, ma Teemu è arrivato in doppia cifra. E quest'anno ha dato un discreto contributo al ritorno in Premier League della sua squadra con 26 reti in una quarantina di partite.
E' arrivato tardi sotto la luce dei riflettori, peraltro mai ricercata, dopo una carriera di alti e bassi. Dal Siviglia, quando era giovanissimo, fino al Brøndby. In mezzo esperienze non felici, allo Schalke 04 e al Celtic, e la pace ritrovata al HJK di Helsinki. Il bisogno si sentirsi a casa per stare bene, come necessita chi a volte è un po' pigro nell'animo. Anche in Nazionale è "esploso" negli ultimi tre anni, segnando più reti dei precedenti nove.
Attaccante da area di rigore, con la capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Dotato di una discreta tecnica e di un buono scatto nel breve. Di testa è temibile più per il tempismo che per skill aeree.
Nel girone di qualificazione ha messo segno dieci centri sulle 16 reti totali della Finlandia. Il doppio di Belotti, per dire. O il triplo di Immobile.
Il giocatore da tenere sott'occhio
Il nostro suggerimento è Joel Pohjanpalo, attaccante di proprietà del Bayer Leverkusen, quest'anno in prestito all'Union Berlino. 6 reti in 20 presenze per lui, nonostante un brutto infortunio alla caviglia che ne ha influenzato la stagione. Che insieme al compagno di reparto non possa regalare anche lui delle gioie ai suoi tifosi.
Il pronostico
La Finlandia completa il girone B insieme a Belgio, Russia e Danimarca. Qualificarsi tra la prime due sembra un'impresa titanica. Il Belgio è fuori discussione e anche gli amici del Baltico sono più attrezzati sotto tutti i punti di vista. L'obiettivo sarà godersela e provare a rientrare tra le migliori terze, magari approfittando di una Russia che spesso nelle competizioni internazionali tende a sbandare.
La differenza reti sarà fondamentale e questo potrebbe dare un briciolo di speranza in più agli uomini di Kanerva.
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