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13 Maggio 2021

Considerazioni sparse post Sonego-Thiem (6-4 6-7 7-6) ATP Master 1000 Roma


Un immenso Sonego rimonta Thiem e vince con merito una partita in cui non credeva più nessuno.


- Diciamolo forte e chiaro: non è una brutta partita di Thiem, ma è una partita straordinaria di Sonego che mette in difficoltà l’austriaco sin dai primi punti. Nella volubile bilancia tennistica del livello di gioco (salgo io, scendi tu) Sonego mina la prestazione di Thiem con un tennis vario, aggressivo, che non dà mai punti di riferimento;

- La capacità di Sonego di risorgere dagli inferi è commovente. Come l'onda di Hokusai, Sonego continua a infrangersi solo per risorgere ancora e ancora. Sempre positivo, sempre speranzoso. Nel terzo set, senza pubblico e con Thiem che alza ancora il livello, Sonego è l'unico a crederci. Si riprende la partita, la riapre da sotto 3-5 e la vince con le proprie mani. Tutto il merito a Sonego;

- La chiave tattica di Sonego: smorzate e varietà al servizio (con percentuali altissime). Sonego non serve mai due volte nello stesso modo. Gli aspiranti tennisti prendano appunti. La chiave tattica di Thiem: solidità. Come già visto nei match di Zverev e Tsitsipas con Berrettini, le fiammate degli azzurri sfumano alla lunga distanza. Nel tennis, in particolare modo quello di oggi, non domina chi vince più punti, ma chi sbaglia di meno. Mantenere costante la solidità durante i match è più che mai la caratteristica del campione contemporaneo. Eppure stasera contro le percentuali, hanno vinto la qualità e il cuore;

- Nota di merito a coach Gipo Arbino, che come emerso in telecronaca indovina per il suo pupillo la chiave tattica per battere Thiem su terra. Il resto è davvero solo la determinazione di Sonego che non si abbatte mai;

- È da un po' che molti sottovalutano questo ragazzo. Non è precoce come Sinner, non ha le doti di Fognini. Eppure gioca un tennis coraggioso, divertente, molto umano. E soprattutto ha un cuore enorme che non smette mai di credere nella vittoria, anche quando attorno a lui nessuno lo fa. Chapeau.

  • Nato il 01/01/1996 chiedendosi perché tutti gli facessero gli auguri. Di buon anno. Cremonese di nascita, milanese d’istruzione. Laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità e Master in Arti e Mestieri del Racconto, tutto in IULM. Creativo da tastiera. Scrittore, ex-tennista, cinemaniaco. Segue uno stile ma non la moda. Ama la letteratura americana, la montagna e i fumetti di Corto Maltese.

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