Considerazioni sparse post 35a giornata di Ligue 1
Cristophe Galtier non ha avuto dubbi a scegliere: tra il presente con vista scudetto e la prospettiva di una panchina ha scelto la prima opzione, con buona pace del board nizzardo.
- Come racconta Vincent Duluc nel suo editoriale su “L’Equipe” sono tornati i “bei tempi”, quelli in cui la Ligue 1 ha ripreso a trasmettere emozioni. Per la seconda domenica consecutiva andava infatti in scena uno scontro al vertice e dopo lo scalpo del Lille al Groupama Stadium è toccato proprio all’OL restituire il favore al Monaco con lo stesso punteggio (2-3). Una vittoria incredibile per i Gones con importanti ripercussioni sulla classifica e altrettanto evidenti segnali di quanto i giocatori stessi siano emotivamente coinvolti. Più che sulla gara, come detto vinta dalla squadra di Garcia in inferiorità numerica per 20’, il focus si è concentrato sul parapiglia finale: una vera e propria rissa che ha generato ben quattro espulsioni (Pellegri e Geubbels per i monegaschi, De Sciglio e Marcelo tra le fila degli ospiti). A scatenare la baraonda l’esultanza “vendicativa” dei giocatori dell’OL, per nulla digerita dai giocatori di Kovac. Una gatta da pelare per entrambi i tecnici, in vista dei prossimi incontri dal pronostico tutt’altro che scontato;
- Se la corsa al titolo si spacca, quella per il quinto posto si compatta. Marsiglia, Lens e Rennes steccano contemporaneamente ma i Sang et Or possono comunque festeggiare. La truppa di Haise, ko 2-1 in casa del PSG, avrebbe probabilmente firmato alla vigilia per mantenere la quinta posizione, piazzamento valevole la qualificazione alla prossima UEFA Conference League (e una decina di milioni). Alle prese con il covid-19 che ha estromesso dalla contesa alcune pedine chiave quali Badé, Leca, Kakuta e Sotoca, il Lens sarà comunque destinato a decidere la contesa scudetto, dal momento che nella prossima giornata affronterà il Lille nel derby del Nord. Deludono contestualmente OM e SRFC. I Phocéen agguantano un pari prezioso nel finale contro il Bordeaux (da quando è arrivato Sampaoli è l’ennesima rimonta per i marsigliesi), mentre la squadra di Genesio si complica la vita con l’espulsione di Nzonzi dopo otto minuti e vedono l’Europa lontanissima visto il calendario ostico (nell’ordine PSG e Monaco);
- La salvezza eventuale del Nantes passerà da un ruolino in trasferta letteralmente cambiato dall’arrivo di Kombouaré sull’Atlantico. Il successo di Brest, sommato a quello di Strasburgo di sette giorni prima, non è ancora sufficiente a tirare fuori dalle sabbie mobili i Canarini (18° a -4 dal Lorient), eppure segna un cambio di passo evidente: con quattro vittorie su sei trasferte alla guida dei gialloverdi, l’ex-tecnico di Lens e PSG ha distrutto le cifre dei predecessori (1 su 12) e ritrova in grande spolvero giocatori come Coco, Blas e Simon. Una buona notizia anche in caso di play-out.
- Si allunga la lista di allenatori che lasceranno le attuali panchine al termine della stagione. Dopo Moulin (Angers), Guion (Reims), Laurey (Strasburgo) e Ursea (Nizza), un’altra compagine della classifica “di mezzo” è pronto a fare un passo indietro: si tratta di Michel Der Zakarian, il tecnico armeno del Montpellier, che saluterà il club dopo quattro anni di permanenza nei quali ha sempre centrato la metà sinistra della graduatoria. Come da tradizione si è già aperto il nome per il successore e il ballottaggio riguarda Sabri Lamouchi e Patrick Vieira: in ogni caso i tifosi arancioblu cadranno sicuramente in piedi.
- Tra gli schemi ricorrenti di fine stagione figura la possibilità delle squadre senza stimoli e obiettivi di mettere in mostra alcuni dei propri talenti. Il più fulgido di giornata è stato senza dubbio Ryan Cherki, il trequartista 17enne del Lione che ha scelto il momento giusto per segnare la sua prima rete in Ligue 1. A fargli compagnia nel leader di gol-vittoria siglato da un millenial ecco Sekou Mara, quasi 19enne attaccante del Bordeaux, probabile sigillo di un’agognata salvezza per i Girondini. Chiude il triangolo Alexis Flips, esterno del Reims classe 2000: primi minuti in campo e immediata esultanza per una rete che potrebbe sbarrare definitivamente la permanenza del Nimes nella massima serie.
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