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, 28 Aprile 2021

Considerazioni sparse post PSG-Manchester City (1-2)


La Champions League è imprevedibile.


- Il City gioca un secondo tempo corsaro e ribalta un Psg doubleface, sopraffino nel primo tempo e inesistente nella ripresa. Guardiola torna a respirare l’aria rarefatta delle vette più alte d’Europa. Una sua squadra non era così vicina ad una finale di Champions da una decina di anni;

- Viene da sorridere a pensare a tutte quelle squadre che ogni anno iniziano la stagione dichiarando la Champions come obiettivo principale. L’imprevidibilità di questa competizione non è replicabile e non puó essere ingabbiata dentro alcuno schema. Ci sono troppe variabili da considerare, oggi l’ennesima prova. Il guardiolismo, lo spazio come attaccante, l’utilizzo degli half space. Alla fine peró l’equilibrio si rompe per una papera del portiere e una barriera messa male. Un po’ di fortuna ma meritata per il City, che ha messo in campo la solita vagonata di tecnica ed è riuscito a tenere il timone anche durante le mareggiate del primo tempo. I principi di gioco poi sono sempre gli stessi. Nel secondo tempo spesso Neymar e Mbappè erano lasciati soli due contro due contro i centrali inglesi. Chi farebbe mai lo stesso in Europa? Attaccare stasera ha pagato;

- È proprio l’atteggiamento della squadra di Guardiola a meritare un plauso. Dopo un lungo percorso passato per numerose delusioni cocenti e prestazioni tremebonde come il ritorno di Dortmund, finalmente il City è riuscito a presentarsi ad un appuntamento così importante senza dare quell’impressione di ansia e schizofrenia che ha caratterizzato le ultime campagne europee dei citziens;

- La partita è cambiata nei soli 15 minuti che abbiamo perso. Cosa sia successo a fine primo tempo nei due spogliatoi non ci è dato saperlo. Il Psg sembrava tenere saldo il comando delle operazioni, con autorità e sicurezza. Tutta la maturità accumulata viene dissipata presto e le spiegazioni sono difficili da rintracciare, più profonde dei meriti dei City. Più passano i minuti e più i parigini si sciolgono, fisicamente e mentalmente. La sensazione è che se ci fossero stati i tempi supplmentari il City poteva fare un altro paio di gol. Una battuta d’arresto improvvisa per una squadra che sembrava in inarrestabile ascesa. L’1-2 finale è quasi un’affare;

- Il Psg puó ribaltare il risultato, ma avrà bisogno di un altro Mbappè. Il gioiello francese oggi ha consegnato in bianco. Neymar canta e porta la croce ma nel secondo tempo finisce la benzina anche lui, stritolato dentro il frullatore azzurro di Guardiola, che sale di ritmo in combinazione con il numero di palloni toccati da De Bruyne e Gundogan. Partita super di Ruben Dias e di Mahrez, che ha letteralmente arato il povero Bakker. E poi c’è Foden, non ce lo siamo scordati. Un po’ offuscato dallo scontro annunciato tra Mbappe e Haland, il suo talento inizia ad apparire in maniera sempre più allucinante. Oggi la sua prima grande serata europea. Ne arriveranno tante, tante altre.

  • È nato pochi giorni dopo l’ultima Champions League vinta dalla Juventus. Ama gli sportivi fragili, gli 1-0 e i trequartisti con i calzettini abbassati. Sembra sia laureato in Giurisprudenza.

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