I libri del cuore di Jvan Sica
Primo appuntamento di questa rubrica. Una volta al mese, chiederemo a un personaggio rinomato nel mondo della scrittura e del giornalismo sportivo i suoi cinque libri preferiti.
Jvan Sica è uno dei maggiori esperti a livello nazionale di letteratura sportiva. Non a caso, ha fondato un gruppo Facebook chiamato proprio “Letteratura sportiva” che vanta quasi 10.000 iscritti. Scrittore, critico e sceneggiatore, Jvan Sica ha coniato il termine ‘NSS’, Nuova Scrittura Sportiva, quello che secondo lui sarà il genere letterario degli Anni Venti. Ecco i suoi cinque libri del cuore.
“Una delle richieste più difficili a cui ho dovuto rispondere, scegliere solo cinque libri di letteratura sportiva che mi hanno cambiato la vita. Lo faccio, pentendomi ogni secondo da qui in avanti, di non averne inserito uno diverso”.
1 – IL DIAVOLO E SONNY LISTON di Nick Tosches.
“Un libro che consiglio sempre di leggere, per lo stile, le informazioni che dà su uno sportivo fin troppo trascurato e soprattutto perché si collega ad altre mie letture molto sentite, come “Gente in Aspromonte” di Corrado Alvaro. Il diavolo è nei contesti in cui viviamo e ci aggredisce alle spalle quando non abbiamo la corazza esperienziale e intellettiva per difenderci. Nella vita di Liston il diavolo lo perseguita sempre, anche quando è nel paradiso della felicità terrena. Un libro che fa capire tanto di quello che viviamo ancora oggi”.
2 – L’ALIENO MOURINHO di Sandro Modeo.
“Il libro che ha cambiato la letteratura sportiva in Italia. Prima di Modeo, lo sport era un fatto di cronaca, a cui i più coraggiosi davano un’allure intellettuale. Con questo libro, si è svelato in un universo di conoscenze interrelate, nel rizoma più profondo del mondo contemporaneo. La politica oggi muove l’interpsichico e l’intrapsichico allo stesso modo e con la stessa forza dello sport?”
3 – CRISTIANO RONALDO. Storia intima di un mito globale di Fabrizio Gabrielli.
“Scelgo questo libro in quanto espressione di quella che identifico come Nuova Scrittura Sportiva italiana. È un libro capace di inquadrare uno sportivo da decine di prospettive differenti, tutte coerenti con la descrizione di un personaggio che sa influenzare l’immaginario collettivo contemporaneo come pochi. Poi, Gabrielli ci mette anche uno stile che ti porta con sé e questo lo migliora ulteriormente”.
4 – LA PARTITA di Pietro Trellini.
“Come il Ronaldo di Gabrielli, questo libro esemplifica il rizoma contenutistico che da un evento/personaggio sportivo può crearsi. Trellini è eccezionale perché parte da una mania che esplode in mille rivoli, una sorta di mare mosso che bagna anche i nostri piedi nel 2021, mostrandoci come lo sport - e il calcio in questo caso particolare - sia un albero che continuamente germoglia”.
5 – IL PIÙ MANCINO DEI TIRI di Edmondo Berselli.
“È un libro che non rientra per niente nella letteratura sportiva contemporanea in Italia, che io affermo da sempre come il genere letterario più interessante degli Anni Venti, non ha eguali in nessun autore coevo, eppure è un modello meraviglioso di memoria e visione. Berselli, con la sola forza della memoria emozionale, ci parla di un tempo, di luoghi, di uomini, di storie e della Storia. Un libro che ti culla e ti fa sognare, come pochi altri”.
Redazione Esperanto Sportivo
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