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26 Aprile 2021

Considerazioni sparse post Alicante Open World Padel Tour 2021


Dovevano dimostrare di essere i numeri 1 del Ranking e così è stato. Lebron-Galan e Salazar-Triay vincono il loro primo Open dell’anno, senza se e senza ma.


- “Il miglior torneo mai giocato dal nostro team” sono le parole di Mariano Amat, coach di Juan Lebron e Ale Galan. I due mettono a tacere le critiche post Madrid con prestazioni di altissimo livello, non concedendo nemmeno un set agli avversari. La rivincita dei quarti di Madrid contro Stupa-Ruiz si presenta in finale: 6-0 6-4. Con una superiorità che forse non viene neanche ben rappresentata dal pur palese risultato. Con un Lebron che diventa elemento aggregante e non distruttivo e con un Galan che gioca al suo livello, ossia quello di miglior giocatore al mondo, togliergli lo scettro sarà veramente difficoltoso. Habemus #1!;

- La sconfitta in semifinale a Madrid contro Gonzalez-Sainz è stata mal digerita da Gemma Triay e Alejandra Salazar. Ad Alicante dominano con potenza, tecnica e intelligenza. Non fanno prigioniere e spazzano via anche l’Mvp di Madrid, Paula Josemaria, e la sua compagna Ari Sanchez in una finale mai iniziata. 6-0 6-1, stretta di mano e primo titolo dell’anno portato a casa in 59’. Ad ogni modo Paula e Ari ci sono, eccome se ci sono. La seconda vittoria, dopo la finale di Madrid, contro Sainz-Gonzalez delle semifinali è li a dimostrarlo. Sarà una bella corsa per il #1 di fine anno ed è appena iniziata;

- Vero che hanno perso la seconda finale consecutiva, ma su Stupa-Ruiz non avrebbe scommesso nessuno all’inizio di questa annata. Eppure due tornei e due finali. La seconda raggiunta su un terreno di gioco neanche troppo congeniale alle loro caratteristiche. La crescita vertiginosa di Stupa è sotto gli occhi di tutti ed il suo smash in kick a griglia dovrebbe essere oggetto di clinic nei padel club mondiali. Se Ruiz troverà la fiducia che gli serve per essere meno falloso anche nelle giornate (o sui terreni) dove il suo smash non risulta vincente, potremmo vedere i due alzare già uno dei prossimi trofei. Sono una coppia che funziona ed il Vigo Open è già dietro l’angolo;

- A Madrid erano gli ottavi di finale, ad Alicante i quarti. Victoria Iglesias e Aranzazu Osoro battono per la seconda volta Las Martas: Marta Marrero e Marta Ortega. E se sono da sottolineare i grandissimi meriti della sevillana e dell’argentina, sicuramente non può che stupirci l’inefficacia di questo inizio di stagione del duo Marrero-Ortega. In Spagna si vocifera già di una possibile separazione delle due. Il tempo ci darà le sue risposte ma quel che è certo è che al momento sono la più grande delusione del tabellone femminile;

- La sconfitta in semifinale contro Lebron-Galan è risultata piuttosto netta (6-2 6-2) ma questo non deve depistarci dall’evidenziare la crescita che stanno surfando Chingotto-Tello. Una delle coppie meglio assortite del panorama del WPT ed il quarto di finale vinto con stramerito contro Paquito Navarro-Di Nenno è solo un’ulteriore testimonianza di quanto detto. Attendiamo l’ultimo salto di qualità, certi che arriverà. In fine dedichiamo una standing ovation alla coppia più tifata del circuito: Miguelito Lamperti e Arturito Coello. Seconda semifinale consecutiva, un feeling tra i due che emoziona anche solo ammirandolo dietro allo schermo della televisione, un mix di esperienza e gioventù che culmina in por tres da ambo i lati ed un dominio della rete galvanizzante. Il futuro è di Coello e la fortuna di vivere il presente con Lamperti avvalora questa tesi.

  • Classe '92. Crede fortemente che il simbolo della perfezione estetica sia stato il jumper di Kobe Bryant. Noto ai più come conduttore del podcast fantacalcistico Fattore Campo tende a ripetere la stessa identica frase ogni lunedì mattina post calcolo della giornata: "Non c'è fortuna per gli artisti". Ah, particolare sfuggito: Mourinho è il suo vero padre.

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