Considerazioni sparse post Sinner-Tsitsipas (3-6 3-6) ATP 500 Barcellona
Vince il giocatore più forte nel circuito in questo momento all'ennesima prestazione perfetta, disinnescando totalmente il gioco di Sinner, non concreto quanto l'avversario.
- Ha vinto nettamente e con merito il giocatore più forte in campo. In questo momento il più forte in tutto il circuito. Se nel turno precedente Sinner aveva sopraffatto l'avversario sul piano tattico, oggi è avvenuto l'esatto contrario: Tsitsipas ha teso trappole e ragnatele in cui Jannik volente o nolente è caduto, restando impigliato in un gioco fatto di variazioni continue di peso e direzioni. Ha avuto poche volte l'occasione di spingere a tutto braccio, frenato dai dubbi che un Tsitsipas in modalità divinità greca fa sorgere nelle menti di tutti gli avversari da due settimane;
- Alla vigilia del match si prospettava un Sinner favorito sulla diagonale del rovescio, con l'idea di chiudere il greco in quell'angolo per fargli giocare il più possibile il suo colpo peggiore. Peccato che questa lettura sia rimasta solo teorica, poichè in questo momento lo splendido colpo ad una mano del greco non regala gratuiti e palle facili da attaccare, come spesso era stato post vittoria alle Finals 2019. Tsitsi ha giocato prevalentemente sul rovescio di Sinner, con traiettorie lavorate e difficili da gestire per un colpo bimane, togliendo dall'armamentario di Jannik il suo colpo migliore;
- L'italiano qualcosa in più avrebbe potuto farla soprattutto sulle palle break avute a inizio di entrambi i parziali, non sfruttate per due gratuiti abbastanza banali. Se però le recriminazioni si fermano a soli due scambi vuol dire che l'avversario ha giocato in maniera esemplare. Non abbiamo visto le solite accelerazioni devastanti perché non ha mai ricevuto due palle simili consecutivamente e per appoggiarsi senza incappare nell'errore su colpi cosi ricchi di top spin, c'è bisogno di un lavoro che un ragazzo di 19 anni non può aver intrapreso. Un paio di indecisioni e di incertezze di Sinner sul da farsi hanno contraddistinto momenti cardine della partita, figli dell'imprevedibilità del gioco di Tsitsi. Sconfitta molto simile a quella di una settimana fa contro Djokovic, Sinner ci ha provato ma ha affrontato semplicemente un avversario più forte e saggio;
- A differenza del turno precedente il servizio non ha aiutato Jannik, non trovando quasi mai una prima sul rovescio avversario che avrebbe potuto regalarli qualche punto in più: il 52% di prime in campo contro il 75 del greco e i numeri praticamente identici per i punti ottenuti con la prima di servizio, testimoniamo le difficoltà incontrate da Sinner quest'oggi. Tsitsipas da due settimane mette in campo 3 prime su 4, vincendo la stessa percentuale di punti, numeri inumani soprattutto sulla terra, dove spesso il servizio non è decisivo. A ciò sta unendo una qualità di gioco encomiabile ed un'attenzione ai dettagli minuziosa, salendo di livello nel momento propizio: nei turni di servizio strappati a Jannik, l'italiano non ha potuto far davvero nulla, il greco aveva già previsto ogni singola sua mossa;
- Imbattuto sulla terra rossa non perdendo neanche un set in due settimane, mostrando una concretezza e una concentrazione invidiabile, il greco è da ritenere uno dei maggiori candidati alla vittoria dei prossimi due 1000 (Madrid e Roma) ma anche dell'Open di Francia, considerando anche la semifinale raggiunta all'ultimo Roland Garros facendo sudar freddo Djokovic portandolo al quinto set. Con quest'ultimo e Nadal che lasciano qualche dubbio sulla loro reale condizione, un Thiem sparito dai radar incapace di ritrovare lo spirito combattivo dopo aver vinto uno Slam e il numero due del mondo Medvedev che non sembra per nulla amare il rosso, Tsitsipas potrebbe scalare la classifica e fare incetta di trofei nel prossimo mese.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.