Considerazioni sparse post Roma-Atalanta (1-1)
La Dea domina per larghi tratti ma non riesce a chiuderla, e i giallorossi con una prestazione coriacea strappano il pareggio.
- All'Olimpico va di scena una partita dai ritmi altissimi fin da subito. Da una parte la Roma per dimostrare di non essere ancora in vacanza in campionato, dall'altra l'Atalanta con l’obbiettivo secondo posto nel mirino. Le squadre giocano una partita a viso aperto. I padroni di casa si affidano alle verticalizzazioni precise di Cristante dalle retrovie, i bergamaschi rispondono colpo su colpo affidandosi allo strapotere dei suoi uomini più in forma: Malinovskyi e Zapata;
- L'Atalanta sfoggia la più classica delle sue partite, e specialmente nella prima frazione di gioco si dimostra un rullo compressore capace di tenere l'avversario all'angolo, confermandosi in uno stato di forma quasi ottimale. La squadra di Gasperini ha ormai tutte le caratteristiche delle grandi squadre, e una varietà di soluzioni probabilmente unica in serie A. Lo scettro di migliore in campo se lo prende oggi Malinovskyi che sblocca la partita dopo 25 minuti al termine di una manovra avvolgente e confeziona giocate d'alta scuola per i compagni, sempre ben neutralizzati però da Pau Lopez;
- I giallorossi hanno ben poco da chiedere ormai al campionato. La semifinale d'Europa League rimane l'unico vero obbiettivo stagionale per gli uomini di Fonseca. I capitolini forniscono tuttavia una prestazione gagliarda, tenendo botta alle ripetute offensive atalantine e riuscendo a non capitolare. Se spesso nei big match si era criticato il tecnico portoghese di essere poco coraggioso, oggi nonostante l'intensità a tratti asfissiante degli avversari, il tecnico ha superato la prova. La sua squadra se pur spesso in balia delle folate atalantine non si è mai smarrita e dopo il gol del pareggio ha avuto anche le occasioni per portare a casa i 3 punti. Tra le fila romanista senza dubbio da citare la prestazione di Cristante, sempre più leader silenzioso di questa squadra;
- All'Atalanta è mancato solo il colpo del KO, tradita anche dai suoi uomini migliori. Muriel oggi tornato nelle vesti di subentrante sbaglia un gol clamoroso, non tenendo fede alla sua fama da cecchino dalla panchina. Gosens invece prende un rosso per un brutto intervento su Veretout che sposta totalmente l'inerzia della partita che sembrava ormai in pugno per gli uomini di Gasperini. Da lì in poi infatti La Roma prende coraggio e trova le forze per tentare il forcing finale ben contenuto comunque dai difensori;
- La Dea fallisce il sorpasso ai danni del Milan ma rende ancor più viva la corsa alla qualificazione per la Champions. La sensazione è tuttavia che i nerazzurri siano la squadra favorita per arrivare al secondo posto finale in classifica. La bagarre insomma si fa più viva che mai, con una squadra tra Milan, Juve e Napoli destinata a restare fuori dalle magnifiche quattro.
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