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, 18 Aprile 2021

Considerazioni sparse post Lazio - Benevento (5-3)


La Lazio domina nel primo tempo, si dimentica di scendere in campo nella ripresa, ma alla fine della fiera porta a casa i tre punti.


- La consuetudine nell'intervallo è bere un thè caldo per far recuperare le energie ai giocatori ma, quest'oggi, pare che lo staff biancoceleste abbia servito una dolcissima e morbidissima camomilla visto che nel secondo tempo la Lazio si è andata addormentando lasciando spazio alle Streghe beneventane che, fino a pochi secondi dal triplice fischio, erano vicini dalla remuntada;

- Ma andiamo per ordine. La prima frazione di gioco vede l'11 di Simone Inzaghi dominare la partita, allargare il campo, trovare spazi e realizzare tre gol senza che il Benevento fosse in grado di porre valida opposizione, fatta salva una prodezza balistica di Marco Sau che, al tramonto dei primi 45', permette di accorciare le distanze, portando l'11 di Filippo Inzaghi sul 3-1;

- Per rendere, però, la partita "troppo frizzante", gli abili sceneggiatori, "così, de botto, senza senso", propongono a Farris la "locura". Parrebbe che, nel segreto del ventre dell'Olimpico si sia ascoltato il seguente dialogo "la cerveza, la tradizione, o merda, come la chiameresti tu, Farris, ma condita da una bella spruzzata di pazzia“. E così, dopo il 4-1 del Tucu Correa, Immobile fallisce un rigore, viene assegnato al VAR un rigore al Benevento, viene annullato un gol, sempre per mezzo del VAR, al Benevento e Glick realizza il 4-3. Non bastasse su Roma si scatena un temporale di scala fantozziana che rende tutto ancora più epico. Nei sei minuti di recupero, però, mentre le Streghe assaltano all'arma bianca i 16 metri difesi da Pepe Reina (che realizza una parata davvero eccezionale), scatta il contropiede biancocelesti che permette a Immobile di realizzare a 95.30 il 5-3;

- Immobile è tornato protagonista: un palo, un gol, con la collaborazione di Depaoli, un gol tutto suo, il rigore ed il terzo sigillo finale per i tre punti. Ha segnato 151 gol in 8 anni circa. Meglio di lui Nordhal, Meazza, Signori... non credo ci sia nulla da aggiungere;

- Lato Lazio: bene tutti nel primo tempo così come male tutti negli ultimi 30'. Nel Benevento, au contraire, male tutti nei primi 60' e benissimo i subentrati e i partenti dall'inizio. Inzaghi Filippo, cambiando modulo, ha evidentemente imbrigliato la squadra del fratello tenendo la vittoria in discussione sino al termine.

  • Impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio. Ma anche difensore centrale.

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