Considerazioni sparse post Sassuolo-Fiorentina (3-1)
La Fiorentina illude, per poi concedere a Berardi la serata che gli permette di raggiungere 101 reti con il Sassuolo.
- Seppur non concittadino, a ravvivare il sabato calcistico del campionato di Serie A ci pensa il derby dell’appennino (non nella versione originale), che da Bologna si sposta un po' più a nord al Mapei Stadium vedendo affrontarsi due squadre dalla filosofia di calcio diametralmente opposta. Da un lato il dominio del gioco ricercato da De Zerbi e dall’altro l’aggressività nella trasformazione delle azioni da difensive a offensive del Iachini 2.0, che con gli interpreti che ha a disposizione ci sentiamo di manifestare tutto il nostro dissenso nella gestione tattica dei propri uomini. Del resto la disastrosa stagione della Fiorentina può essere fortemente dovuta anche alla scelta non felice del condottiero, il cui 3-5-2 non veste assolutamente il capo su misura per questa squadra.
- Partita sin da subito vibrante, con occasioni da ambo le parti. La situazione di classifica permette ad entrambe le formazioni di manifestare la necessaria spensieratezza nell’affrontare la gara. Le assenze importanti per i nero-verdi (Caputo, Berardi e Locatelli nel p.t.) sembrano far perdere i punti di riferimento che sin qui gli hanno trascinati durante la stagione. È infatti durante un’uscita palla a terra dalla difesa che Gian Marco Ferrari, non trovando il consueto sbocco con il playmaker ex Milan, che su un passaggio laterale concede l’anticipo a Jack Bonaventura che inizia e termina l’azione nel migliore dei modi: bordata sotto la traversa e un gol fantastico;
- Doveroso dire che il Sassuolo non ha avuto la solita fluidità di manovra. I lampi e le fiammate dei giocatori più qualitativi inizialmente hanno cercato di colmare la sterilità in cui sotto porta sembravano essere incappati i padroni di casa. Dopo il tè caldo dentro però Berardi, Defrel e Kyriakopoulos per far immediatamente cambiare il canovaccio in cui la partita sembrava essersi incanalato. Nel giro di 4’ minuti il Sassuolo ribalta le sorti del match con Berardi che poi sceglie di offrire il secondo momento di gloria stagionale a Maxime Lopez, giocatore duttile che in De Zerbi ha trovato il proprio padre adottivo.
- La Fiorentina è una squadra consapevole di essere incappata in una stagione scialba ed affronta la partita con la mentalità voluta dal suo allenatore, non di certo ammaliante per i sostenitori della spettacolarità. La riproposizione di un gioco chiuso, attendista e di rimessa sembra aver trovato ormai il tempo che trova e anche la lungimiranza di mister Iachini su una panchina blasonata di Serie A è giusto che persegua il medesimo copione. Se nel primo tempo Bonaventura illumina, nel secondo i viola subiscono le sortite degli emiliani sino al punto di soccombere sotto i colpi pungenti di un diligente Sassuolo;
- Dal 62’ minuto sugli schermi del Mapei Stadium è stato riprodotto il cartone “La carica dei 101” per celebrare al meglio il medesimo numero di gol per Domenico Berardi con la maglia portata. Due calci di rigore sono sufficienti per permettergli di raggiungere questo importante traguardo personale, con la speranza che la discontinuità che da sempre ha contraddistinto la sua carriera possa lasciare spazio alla sua definitiva affermazione.
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