Considerazioni sparse post Liverpool-Real Madrid (0-0)
Una partita che sarebbe finita 0-0 anche se fosse durata altri due giorni.
- Il Liverpool sbatte sul muro del Real e lascia la competizione senza nemmeno riuscire a condire l’eliminazione con un po’ di pathos. Nei 180 minuti è emersa una superiorità piuttosto evidente. Peccato assistere a questa partita senza la Kop, ma stasera neppure You’ll never walk alone avrebbe smosso di un centrimetro l’armata bianca di Zidane;
- È vero i Reds hanno creato diverse occasioni e forse avrebbero meritato (soprattutto alla luce del primo tempo) un gol che avrebbe reso più impronosticabile il finale. Tuttavia la padronanza della squadra di Zidane ha annientato le velleità della squadra di Klopp, demoralizzata con il passare dei minuti e piantata a girare a vuoto sulla trequarti, come un automobilista romano all ricerca disperata di un parcheggio;
- Il vigile urbano messo a dirigere il traffico davanti la difesa era Casemiro, uno dei centrocampisti più formidabili e allo stesso tempo meno celebrati della sua generazione. Le sue letture tattiche e la sua cattiveria agonistica sono doti che si completano in maniera inimitabile con la tecnica pura di Modric e Kroos, stasera per la verità un po’ appannati. Questo trio merita di essere considerato uno dei più forti della storia di questo sport. Se poi dietro, anche senza Sergio Ramos, i tre centrali (il sorprendente Nacho su tutti) giocano in questo modo fare gol diventa molto difficile;
- Il Liverpool fa tutto quello che puó e nel complesso non è stato nemmeno fortunato. La sensazione peró è che quest’anno molto semplicemente, non ce ne è. La squadra di Klopp sta invecchiando velocemente. Nonostante un’etá media non troppo alta, i Reds sembrano svuotati, più lenti di gambe e di pensiero, prevedibili nelle giocate. Oggi solo Alexander Arnold ha saputo mettere qualcosa in più. Servono una serie di innesti, soprattutto sulla trequarti dove Firmino e Manè sembrano i cugini dei giocatori degli scorsi anni;
- Il Real di Zidane si conferma una squadra micidiale nel sapere mettere in campo solo quel poco in più che serve per battere l’avversario. Sembra lì, non troppo lontano, magari anche vulnerabile, ma in realtà è inavvicinabile, senza nemmeno dare modo all’avversario di accorgersene. Una squadra crudele. Se ieri siamo rimasti abbacinati dal calcio alieno del Psg, oggi il Real riporta il football su un pianeta più razionale che solo all’apparenza sembra più accessibile. La solidità a tratti noiosa della partita di stasera vale tanto quanto i fuochi d’artificio di ieri sera. Potrebbe essere una bellissima finale.
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