Considerazioni sparse post Sampdoria-Napoli (0-2)
La spunta il Napoli al termine di una partita combattuta, con due squadre messe bene in campo. A fare la differenza, in fin dei conti, è stata la giornata sì degli attaccanti azzurri.
- Non sarà stata forse la partita più bella del campionato, tuttavia c'è tutto ciò che vogliamo da una gara di calcio: due squadre compatte con idee di gioco chiare e portieri costantemente impegnati che hanno tenuto in piedi a lungo il risultato;
- La Samp di Ranieri si conferma un avversario molto difficile da decifrare: i blucerchiati sono molto bravi a congestionare gli spazi e rendere difficile la vita al Napoli, il cui possesso spesso ristagna a metà campo. Se solo i suoi attaccanti fossero più incisivi davanti...;
- Il Napoli fa, come da copione, moltissimo possesso palla con il quale prova a scardinare con pazienza la cassaforte blucerchiata: avere un grimaldello incastonato di diamanti come il sinistro di Fabian Ruiz, in questo senso, aiuta molto i partenopei;
- Nella Samp molto bene Audero, che tiene a lungo a galla i suoi. Non male neppure Colley, che pur se non in maniera sempre pulitissima tiene abbastanza bene il difficile duello in velocità con Osimhen. Spuntati Quagliarella e Gabbiadini, Damsgaard troppo lontano dalla porta per far male;
- Detto di Fabian, nel Napoli buonissima prova di Osimhen (in continuo crescendo la sua stagione) e Zielinski: al polacco è mancata la rete, ma la sua gara intelligente è stata preziosissima per i suoi. Koulibaly, quando in campo, migliora sensibilmente la fase difensiva dei suoi, mentre Insigne gioca al di sotto degli standard cui ci aveva recentemente abituato.
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