, 10 Aprile 2021
2 minuti

Considerazioni sparse post Parma-Milan (1-3)


Vittoria per i rossoneri che fanno di tutto per complicarsi la vita.


- La notizia più importante della serata è l’ufficializzazione, arrivata per bocca di Maldini nell’immediato pre-partita, del rinnovo a Zlatan Ibrahimovic, che giocherà un altro anno nel Milan. Dopo avere confermato la fiducia a Pioli, la dirigenza rossonera prosegue col progetto che prevede lo svedese al centro di tutto e lui ripaga facendo sfoggio di tutto il repertorio: sia quello positivo, col quale propizia due reti, sia quello negativo, con cui si fa espellere;

- Anche questa sera Theo Hernandez fa le pentole, ma non i coperchi. Pioli gli dà la licenza di uccidere, dato che il vero pericolo è altrove, ma nonostante e questo e la fortuna di trovare di fronte un ex-compagno di squadra che con lui condivide i limiti difensivi, fatica a fare la differenza. Lo strappo è quello dei tempi migliori, in cui aveva fatto sognare i tifosi rossoneri, ma giunto al dunque sbaglia tutto tranne il passaggio che vale il raddoppio di Kessié;

- Il Parma di questa sera è a due facce. Nel primo tempo sembra quasi rassegnato, nonostante il Milan dopo la prima rete si limiti a gestire la situazione provando qualche timida sortita fino al raddoppio, mentre nel secondo l’ingresso di Cornelius pare rivitalizzare la squadra di D’Aversa, che una volta in superiorità numerica trova la rete e la voglia di raddrizzare la partita, riversandosi totalmente nella metà campo avversaria;

- Indipendentemente dal risultato finale, i cambi di Pioli sono deliranti. È comprensibile la difficoltà di ritrovarsi di colpo a soffrire in una partita che pareva in cassaforte, ma questo non giustifica l’indecisione iniziale dopo l’espulsione di Ibrahimovic, né la scelta di chiudersi totalmente dopo il goal del Parma, lasciando totalmente l’iniziativa agli avversari. L’ingresso di Leao è l’unico ad avere un briciolo di senso e lo si capisce allo scadere, ma l’allenatore rossonero deve ringraziare soprattutto il Parma, che non a caso è penultimo in classifica;

- Il risultato finale è giusto per quello che si è visto nel primo tempo e largo per quanto concerne l’ultima mezz’ora. Vince la squadra più forte, che ha controllato la partita per un’ora e poi ha fatto di tutto per buttarla via, salvo poi metterla in cassaforte in zona Cesarini. A conti fatti, il Milan conserva il secondo posto e il Parma, se ancora ci fosse stato qualche dubbio, si conferma destinato ad una meritata retrocessione in Serie B.

  • Matteo Tencaioli. Classe 1980, da sempre diviso tra la professione di programmatore e l'amore per il giornalismo. Ama parlare di sport, in particolare di calcio e tennis. Conteso tra lavoro e famiglia, suo più grande amore, fa a sportellate tutti i giorni con il sonno per trovare il tempo di coltivare anche le proprie passioni.

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