Corsa Champions: sicuri bastino 75 punti?
Facciamo il punto
Cominciamo con una premessa: fare previsioni è sempre difficile, se poi la previsione riguarda cinque squadre che saranno coinvolte complessivamente da una quarantina di incontri, diventa praticamente impossibile. Ma il campionato di Serie A 2020/21, fino ad oggi, ci ha dato delle indicazioni. Proviamo a decodificarle.
Pioli: "Champions League a quota 75 punti"
Siamo sicuri? La dichiarazione di Stefano Pioli risale a qualche giorno prima della sfida, poi pareggiata, contro la Sampdoria. 75 punti, in effetti, potrebbero essere un traguardo sufficiente per qualificarsi alla prossima edizione della Champions League. Ma potrebbero non bastare. A prima vista, infatti, il calendario più difficile ce l'ha proprio la squadra di Pioli.
Il motivo è semplice: oltre agli scontri diretti con Lazio, Juventus ed Atalanta (tutti in trasferta), troverà sul suo cammino, quasi sempre, squadre in lotta per la salvezza, solitamente le più agguerrite durante i primi caldi estivi. Solo Sassuolo e Benevento (forse) potranno avere un pizzico di motivazione in meno, durante i restanti turni bisognerà indossare l'abito da battaglia per non gettare alle ortiche 18 mesi di sudore.
Potenziale Milan: 77 punti.
Come ci arrivano le altre
Andiamo in ordine: l'Atalanta, tra le cinque contendenti, è quella a cui tutti gli addetti ai lavori danno più credito. La vittoria sotto il diluvio contro l'Udinese è stata convincente, i due gol presi da Gollini non spaventano nè spaventeranno Gasperini. I prossimi 3 turni contro Fiorentina, Juventus e Roma saranno certamente i più impegnativi del filotto. Poi Bologna, Sassuolo, Parma, Benevento e Genoa non sembrano sinceramente squadre in grado di impensierire i nerazzurri. Ipotizziamo, quindi, che lo scontro diretto con il Milan all'ultima giornata non sarà decisivo per le sorti dei bergamaschi. Probabilmente non sarà vero il contrario.
Potenziale Atalanta: 79 punti.
La Juventus arriva acciaccata come non mai. Non era mai successo in stagione, infatti, che dopo una sconfitta non sia arrivata una vittoria. La reazione allo scivolone contro il Benevento praticamente non c'è stata e il derby è stata forse la partita più preoccupante degli ultimi tempi, soprattutto per gli errori individuali commessi da giocatori che, invece, dovrebbero trascinare la squadra (Szczesny su tutti). In più, le voci sull'esonero di Pirlo sono sempre più rumorose, potrebbe cominciare a mancare la fiducia. Il calendario, però, sembra essere favorevole per i detentori del titolo: Genoa, Fiorentina, Sassuolo, Udinese e Bologna a questo punto della stagione potrebbero essere già appagate. Adesso, però, c'è il Napoli (stasera, alle 18:45), partita crocevia per il destino di entrambe.
Potenziale Juventus: 77 punti.
Il Napoli, appunto. La squadra di Gattuso arriva da 4 vittorie consecutive, sembra in buona forma fisica, trascinata da un Insigne d'annata. In più, Mertens sembra aver ritrovato lo smalto perso, Osimhen finalmente ha fatto centro e Lozano sarà probabilmente l'ultima freccia che serviva all'arco del mister. Unico neo, la difesa. I 3 gol presi dal Crotone suonano come campanello d'allarme, specialmente per la condizione fisica precaria mostrata da Manolas e per le solite disattenzioni di Maksimovic. Ma Koulibaly ha scontato la giornata di squalifica e contro i bianconeri riprenderà regolarmente il suo posto al centro della difesa.
Le sfide contro Inter, Lazio, Torino, Cagliari e Spezia potrebbero portare qualche punticino in meno rispetto alla Juventus.
Potenziale Napoli: 75 punti.
Ultima, in ordine, la Lazio. 52 punti effettivi, manca la partita rinviata contro il Torino. Quindi, potenzialmente, siamo a quota 55 (anche se battere il Torino in questo periodo non è semplicissimo). Un punto in meno di una tra Juventus e Napoli o due in meno rispetto ad entrambe (se lo scontro di domani dovesse finire in pareggio). Punti certamente recuperabili ma, oltre ad avere un calendario non semplicissimo (Napoli, Milan e derby sono sicuramente gli ostacoli più importanti), bisognerà sperare in più passi falsi di almeno due concorrenti. In più, lo stato di forma di Immobile sembra preoccupante ed è obiettivamente difficile pensare ad una rincorsa senza l'apporto del bomber principe.
Potenziale Lazio: 74 punti.
Non ci siamo, ovviamente, dimenticati della Roma. I capitolini ci sembrano più indietro rispetto alle altre candidate, non solo in termini di punti ma anche in termini di calendario. Quelle contro Atalanta, Inter e Lazio sono partite da 1X2 e la propensione a perdere gli scontri diretti mostrata in questi ultimi due anni non può certo far dormire sonni tranquilli a Fonseca. In più, sul cammino dei giallorossi si troveranno anche Torino, Cagliari e Spezia, tre squadre che sicuramente saranno coinvolte fino all'ultimo nella lotta per non retrocedere.
In tutto questo, però, naturalmente non ci dimentichiamo che la Roma è l'unica italiana rimasta a portare alto il tricolore in Europa. La semifinale con l'Ajax è alla portata degli uomini di Fonseca, che sembrano aver trovato fuori confine il loro ambiente ideale. Chissà che l'anno prossimo la tanto bistrattata Serie A non si possa presentare al tavolo dei grandi con 5 invitati...
Se si arriva a pari punti
Visto che sta per configurarsi la solita lotta serratissima, sia dal secondo al quarto posto, sia in coda, proviamo anche a fare chiarezza sull'eventualità in cui due squadre arrivino a pari punti alla conclusione del torneo. In ordine, valgono le seguenti regole: punti negli scontri diretti, differenza reti negli scontri diretti, differenza reti generale, reti totali realizzate in generale (dovesse equilibrarsi anche la situazione della differenza reti delle due squadre, deciderebbe il numero totale di gol fatti), sorteggio.
Fondamentali, quindi, gli scontri diretti. Il Napoli, per questo, per il momento sembra essere una candidata più forte della Juventus per l'ottenimento del quarto posto. L'1-0 dell'andata (dove fu miracoloso Meret), porta in dote due risultati su 3 per la partita di domani. Così come il Milan pagherebbe a caro prezzo il sonoro 3-0 subito dall'Atalanta in quella che fu la partita premonitrice di un girone di ritorno da metà classifica per la squadra di Pioli.
Il campionato, insomma, è ancora tutto da scrivere. In un mese e mezzo si passa dal paradiso all'inferno.
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