Considerazioni sparse post 27a giornata di Bundesliga
Anche senza Lewandowski, i campioni di tutto sono talmente versatili che hanno la possibilità di cambiare stile di gioco e vincere comunque.
- Il Topspiel tra Lipsia e Bayern Monaco ha confermato tutte le sensazioni che già c’erano intorno alla partita negli scorsi giorni. Anche senza Lewandowski, i campioni di tutto sono talmente versatili che hanno tutte le possibilità di cambiare stile di gioco e vincere comunque: alla Red Bull Arena la squadra di Flick ha optato per la propria versione compatta e cinica. E tanto per cambiare ha vinto. Facendo pure riposare Gnabry in vista della Champions. Che problema c’è? Ci pensa Goretzka;
- Nagelsmann è già al livello del Bayern per quanto riguarda la preparazione della partita, ma il suo Lipsia ha ancora delle lacune in termini di talento individuale, come dimostra ad esempio la mancanza di uno con il goal nel sangue: Dani Olmo e Nkunku ci sono andati vicini, ma in fase di finalizzazione sono stati carenti. Forse con Szoboszlai sarebbe stata un’altra storia. Difficile da dire. Se ne riparla tra un annetto. Quando indubbiamente vedremo nuovi interpreti nei Roten Bullen;
- Perdere in casa contro l’Eintracht Francoforte è stato il punto più basso della stagione del Borussia Dortmund. L’ennesimo pomeriggio disastroso, stavolta ancora più grave. Perché c’era la sensazione chiara che fosse un dentro o fuori. Mancano 7 giornate, 7 punti non sono irrecuperabili considerando il calendario non facilissimo del club di Francoforte nelle prossime quattro giornate. Il problema è che comunque la squadra di Terzic dipende da altri. Non che dipendere da sé stessa sia meglio, visto che finora ha sempre toppato. Perdere Haaland e Sancho nel giro di un’estate può essere disastroso;
- Eintracht Francoforte e Wolfsburg giocano un calcio totalmente diverso: i primi sono più spregiudicati e spingono molto in avanti; i secondi più accorti, ordinati e cinici. Il fatto che entrambe siano ormai ad un passo dalla qualificazione in Champions League dimostra una volta di più che in Bundesliga non c’è una formula più vincente dell’altra in assoluto, ma semplicemente la capacità di far uscire il talento e farlo esprimere in campo;
- Se Peter Bosz fosse rimasto allenatore del Bayer Leverkusen, probabilmente lo Schalke 04 avrebbe ottenuto la sua seconda vittoria stagionale. Con Hannes Wolf la squadra non è più brillante, ma è più attenta. La conferma sarà da valutare a fine stagione, ma avere un buon approccio su una squadra mentalmente distrutta non era certamente scontato, al netto di un avversario estremamente limitato.
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