Considerazioni sparse post Sassuolo-Roma (2-2)
La Roma si tira fuori dalla lotta per la Champions League.
- Gara molto frizzante tra due squadre che anche con tantissimi assenti non rinunciano a proporre calcio.
Data l’emergenza, tra infortuni e squalifiche, Fonseca rinuncia dopo i primi minuti di difficoltà alla difesa a 3 e improvvisa un 4-4-2 molto fluido, con Bruno Peres e ElSharaawy esterni alti e Carles Perez vicino a Borja Mayoral. La fluidità posizionale funziona, la tenuta difensiva e alcune scelte individuali (soprattutto nei tanti contropiede sprecati) molto meno;
- Il Sassuolo resta fedele al suo 4-2-3-1, con Raspadori a far da riferimento offensivo e da capitano. Approfittando delle voci amplificate dall’assenza di pubblico, è divertente ascoltare De Zerbi telecomandare i suoi dalla panchina per tutti i 90’. I neroverdi giocano una gara seria, riuscendo con il possesso palla a manipolare in più occasioni la struttura posizionale avversaria. Alla fine le due squadre pagano soprattutto alcune pessime letture difensive. Nella Roma gli errori sono soprattutto individuali, nel Sassuolo di squadra, come quando sull’1-2 lasciano completamente scoperto il lato debole;
- Il migliore nella Roma è il moto perpetuo Spinazzola, anche se perde Traorè sull’1-1. Nel primo tempo si vede finalmente un Carles Perez ispirato, che però sparisce nella ripresa. Male Cristante, Borja Mayoral e un El Sharaawy volenteroso ma inconcludente. Menzione per Lorenzo Pellegrini: non ha la classe di Totti o il carisma di De Rossi, ma ancora una volta si prende tante responsabilità in campo e prova a trascinare i suoi. I paragoni col passato sono inutili, a volte andrebbe apprezzato anche quello che si ha, prima che sia troppo tardi;
- Il Sassuolo è trascinato dai suoi giovanissimi: il migliore è il 21enne Raspodori, autore del 2-2 e sempre intelligente dei movimenti anche quando non riesce a incidere, ma anche Traorè gioca una grande prova sulla destra. Ottimo impatto sul match del 2002 Oddei, cambio azzeccassimo di De Zerbi. Soffre invece Marlon, mentre Boga diverte ma è troppo fumoso;
- ll pareggio segna la fine delle speranze giallorosse di conquistare, tramite Serie A, un posto nella prossima Champions League. Difficile unirsi al coro che attribuisce le colpe al vituperato Fonseca, alla luce delle pesanti assenze che hanno caratterizzato la stagione (su tutte, quella di Smalling, che ha privato la difesa di una guida) e dei palesi errori individuali, che anche oggi hanno indirizzato negativamente il match.
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