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, 21 Marzo 2021

Considerazioni sparse post Udinese-Lazio (0-1)


La Lazio, di cortomuso, resta aggrappata alla corsa Champions.


- Dopo la gita infrasettimanale in Baviera, Inzaghi torna a concentrarsi sul vero obiettivo dei biancocelesti, riporta tra i titolari Immobile e Lucas Leiva e sceglie ancora Muriqi dal primo minuto, nonostante la prova non indimenticabile in Champions. L'Udinese è un cliente scomodo ma la Lazio si rimbocca le maniche e dimostra concretezza e voglia di soffrire, tutti buoni segnali per il finale di campionato: mette il musetto davanti con il bel gol di Marusic e se lo fa bastare fino al fischio finale, andando così alla pausa con un sorriso;

- L'Udinese è la solita, schierata a specchio con il classico 3-5-1-1 gottiano, e con il suo tradizionale atteggiamento attendista invita la Lazio al palleggio nella propria metà campo, con l'intenzione di togliere ai biancocelesti la letale arma delle ripartenze. Il piano tattico made in Gotti, frustrato dal gol subito nel primo tempo, questa volta non basta a portare via punti, ma i bianconeri vendono cara la pelle e giocano una ripresa di orgoglio che lascia anche qualche piccolo rimpianto in Friuli;

- Il duello che vale la partita si svolge in mezzo al campo e mette faccia a faccia Rodrigo De Paul e Luis Alberto in un pregevole concentrato di qualità. I guizzi dello spagnolo accendono una Lazio bloccata e il gol decisivo nasce proprio da una sua giocata importante. L'argentino, dall'altra parte, è la luce della squadra bianconera, la quale brilla solo della luce riflessa del suo numero 10. Come di consueto, è lui a trascinare l'Udinese, con un palo ed un assist da stropicciarsi gli occhi sprecato da Okaka;

- Ciro, se ci sei batti un colpo. Immobile è arrivato alla sesta gara consecutiva senza segnare e, sebbene si prodighi anche in prove tutto sommato generose, il gol è una parte troppo importante del suo gioco per mancare così a lungo. La discussione sul centravanti titolare della Nazionale è sempre più che aperta, ma quanto è certo è che a Mancini, soprattutto in ottica Europeo, servirebbe con urgenza un segnale di vita dalla sua Scarpa d'Oro;

- Può la Lazio arrivare in Champions? Sicuramente sì. Dopo la pausa Inzaghi potrà concentrarsi interamente sul colmare una distanza creatasi principalmente a causa delle fatiche nel gestire l'impegno europeo. Quello di oggi è un risultato importante, una prova di forza che dimostra che i biancocelesti non hanno ancora nessuna intenzione di abdicare. E hanno tutte le qualità per farcela.


 

  • Nato a Biella il 30/07/93, laureato in Matematica per motivi che non riesco a ricordare. Juventino di nascita, vivo malissimo anche guardando le partite dell’Arsenal, di Roger Federer e di qualunque squadra io scelga a Football Manager (unico sport che ho realmente praticato). Fanciullescamente infatuato di Thierry Henry, sedotto in età consapevole da Massimiliano Allegri, sempiternamente devoto a Noel Gallagher.

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