Considerazioni sparse post Fiorentina-Milan (2-3)
Il Milan vince la dodicesima partita fuori casa in campionato e consolida il secondo posto.
- Le due squadre si presentano all’appuntamento con umori opposti. Una con Vlahovic sugli scudi e un’ottima vittoria, l’altra ferita da due pesanti sconfitte di misura a domicilio a coronamento di un periodo che ha visto svanire i grandi sogni. Il Milan a Firenze cerca la sua dimensione vera, incentrata sull’obiettivo difficile ma realistico della zona Champions, con il paradossale svantaggio di aver superato ogni aspettativa per metà campionato, la viola cerca invece punti salvezza e vorrebbe sfruttare l’abbrivio di Benevento per mettere fieno in cascina;
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Il nostro lavoro si basa sull'impegno e la passione di una redazione giovane. Tramite l'associazione ci aiuti a crescere e migliorare sempre la qualità dei contenuti. Associati ora!- Il gol in apertura dovrebbe essere la manna dal cielo contro una Fiorentina molto coperta, invece i rossoneri si fanno schiacciare, subiscono il pareggio e altro in un primo tempo più viola che altro. Bello il tacco volante di Pezzella che si infrange nei pressi dell’incrocio dei pali;
- Scontri fra totem: per Ibra un gol e due legni a certificare il suo peso inestimabile, sia pure a mezzo servizio. Il Milan ha bisogno della sua salute di qui alle fine dell’anno. Dall’altra parte l’altro grande vecchio, Frank Ribery, segna e crea scompiglio come l’anno scorso davanti al pubblico di San Siro contro lo spaesato Milan giampaoliano;
- Tante buone notizie per la seconda della classe, che coglie la prima vittoria in rimonta della stagione: tre punti pesanti, il rientro prezioso di Bennacer (quanto è mancato! Soprattutto vista la fatica di Tonali a prendere in mano la squadra), un segnale di vita da parte di Calhanoglu che serviva come il pane, l’apporto di Brahim Diaz e la coppia di centrali difensivi che funziona. Dodicesimo successo su quattordici gare giocate lontano dallo stadio amico e una sofferta iniezione di fiducia prima della sosta;
- I padroni di casa, dal canto loro, non hanno affatto sfigurato, anzi si sono fatti preferire per lunghe fasi dell’incontro, hanno creato tante occasioni e si sono visti sfuggire di mano la situazione proprio quando poteva profilarsi lo psicodramma rossonero nella prima fase della ripresa. L’amarezza del momento non cancella la buona prestazione di una squadra che ha bisogno di entusiasmo e soprattutto di punti per evitare di ritrovarsi invischiata nei bassifondi.
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Nicola Balossi Restelli, annata 1979, vive a Milano con una moglie e tre figli e si divide tra scrittura e giardinaggio. La sua insana passione per lo sport ha radici pallonare e rossonere, anche se la relazione più profonda e duratura è stata quella con la palla a spicchi, vissuta sui parquet (si fa per dire) delle minors milanesi dagli otto ai quarant’anni, quando ha appeso le scarpe al chiodo. Gravemente malato anche di tennis e di Roger Federer, ne scrive talvolta su https://rftennisblog.com/.
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