Considerazioni sparse post Manchester City-Borussia Mönchengladbach (2-0)

Il City vola ai quarti senza neanche sudare.

- Al Manchester City bastano 20 minuti di buon calcio per staccare il pass dei quarti di finale di Champions League, traguardo raggiunto per il quarto anno consecutivo. I restanti 70 minuti di partita hanno senso di esistere solo per godere di alcuni controlli deliziosi di Mahrez e dello stato di forma di Ilkay Gundogan;

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- Ma concentriamoci sull’inizio del match, che il City approccia alla grande non facendo mai toccare la boccia al Gladbach nei primi 5-6 minuti e recuperando il pallone alla velocità della luce le poche volte che finisce tra i piedi dei tedeschi. Al dodicesimo De Bruyne apre le marcature con un gran tiro da fuori e di fatto chiude l’ottavo. Poi arriva Gundogan cinque minuti dopo e chiude pure la partita;

- Ah, vogliamo parlare un attimo della stagione di Ilkay Gundogan? No, in verità non vogliamo farlo: la paura di tirargliela e portargli sfiga è troppa. Ci limitiamo a dire che fortissimo, quando sano, lo è sempre stato, ma assistere alla sua trasformazione in goleador di razza è una di quelle cose che mai ci saremmo aspettati. Pep where amazing happens...;

- Nel Gladbach il migliore è sicuramente Embolo: l’unico a provarci e a rendersi pericoloso. Neuhaus mette in mostra giocate sublimi e speriamo vivamente di vederlo presto in un top team. Bene Sommer, male tutti gli altri. Nelle file dei Citizens, Gundogan e De Bruyne a parte, brilla la stella di Foden. Cancelo è veramente ovunque, ma sbaglia più del solito;

- Oggi Guardiola ha schierato contemporaneamente 2 terzini destri, 3 trequartisti/esterni mancini e 0 punte. Noi ci abbiamo capito poco, i giocatori in campo no. Il City entra nella fase calda della stagione in lotta su tutte e 4 le competizioni e con molte più certezze rispetto l’anno. Curiosissimi di scoprire se sarà l’anno buono per vincere la tanto agognata Champions League.